Cliniche massoniche per bambini inglesi (e immigrati?)
Ogni anno sono migliaia i bambini che scompaiono.
Oltre il 90 percento dei minorenni sbarcati con gommoni dal 2015 ad oggi sono svaniti nel nulla.
Le cifre neppure si conoscono con precisione ma si parla di oltre 30 mila ragazzini.
Appena sbarcano vengono accompagnati negli hot spot, centri attrezzati per identificazione, rimangono qualche giorno o addirittura qualche ora e scompaiono nel nulla, assorbiti dal vuoto.
Si fa una enorme fatica ad ipotizzare che un adolescente senza un centesimo in tasca, ignaro del posto in cui si trova, incapace di comunicare per via della lingua, psicologicamente fragile e tante altre sventure, sia in grado di decidere cosa fare e dove andare in maniera autonoma in terra straniera.
Molto più agevole immaginare che vengano prelevati da organizzazioni oppure individui che non si fanno scrupoli e ma innanzitutto sanno bene dove collocarli o utilizzarli.
Si tratta di gente senza scrupoli che si preoccupa esclusivamente del provento e nel contempo sicuri di poter contare su un ambiente omertoso e della peggior specie delinquenziale.
Bambini che diventano facile preda della malavita violenta che li arruola tra le proprie fila, oppure vittime di un’altra delinquenza che li destina alla prostituzione o al prelievo di organi.
Da Oltre Manica giunge una notizia altrettanto preoccupante.
Solo nell’ultimo anno più di 2500 bambini inglesi sono stati indirizzati in un centro che si occupa di riassegnazione del genere, se cioè farli divenire maschietti o femminucce.
Qualche giorno addietro il Times di Londra, portabandiera del pensiero liberal, ha dedicato all’argomento due pagine intere.
L’attualità di cui si dava conto era quella delle dimissioni di 5 medici il cui compito era decidere quali bambini avviare al trattamento di interruzione della pubertà.
Come mai questi cinque dottori si sono dimessi?
Per le forti pressioni subite per indirizzare verso il cambiamento di sesso bambini i cui disagi psicologici non erano stati sufficientemente accertati né studiati.
Il posto in cui simili esperimenti su bambini vengono condotti è The Tavistock Centre.
Un centro istituito in nome della scienza che si prefigge di conseguire fini puramente scientifici.
In nome della scienza, durante la Seconda Guerra mondiale i giapponesi hanno realizzato in Manciuria esperimenti su larga scala che misuravano con precisione quanto tempo impiegassero a morire persone sottoposte a diversi tipi di tortura.
I nazisti nei campi di concentramento effettuarono esperimenti medici su prigionieri circa la sopravvivenza in condizioni estreme; studiarono modalità per migliorare la razza ariana; compirono ricerche per bloccare la crescita demografica di ebrei, slavi e zingari; eseguirono test per curare la dissenteria, la malaria, la tubercolosi, la febbre gialla; esami sui tessuti muscolari, sulle ossa e sui nervi.
Un medico danese arruolatosi con le SS, Carl Peter Vaernet, sottopose molti omosessuali a cure ormonali.
La scienza non sempre ha seguito la via maestra.
The Tavistock Centre nasce nel 1920 a Londra come clinica psichiatrica di eccellenza.
Nel 1921 vi furono condotte ricerche sulle psicosi traumatiche da bombardamento nei reduci della Prima guerra mondiale.
Si trattava di identificare con criteri scientifici la ‘soglia di rottura’ della resistenza di un essere umano sottoposto a sollecitazioni limite.
Nel 1932 si aggiunge al gruppo di scienziati un “fuoriuscito tedesco”, specialista in ‘dinamiche di gruppo’, ovvero tecniche di manipolazione del singolo inserito in un gruppo tese a fargli acquisire una sua nuova personalità e nuovi valori.
Il Tavistock Centre è stato creato, finanziato e gestito da eminenti massoni britannici.
La scienza non si pone limiti e così nel secondo dopoguerra gli scienziati del Tavistock si ripropongono un progetto ambizioso: distruggere ogni resistenza psicologica nell’individuo e metterlo alla mercé del nuovo ordine mondiale massonico.
Negli anni Sessanta, in collaborazione con i servizi segreti inglesi, sperimentano la diffusione e l’impiego di droga in funzione di studi di ingegneria sociale mediati dalla droga.
Nel 1989 presso la sede del Centre si tiene un convegno sul tema “Il ruolo delle organizzazioni non governative per indebolire gli stati nazionali”.
Giusto per rimanere nell’ambito, il Tavistock collabora strettamente con i circoli Bilderberg e con le massime logge massoniche del pianeta.
A parere dei signori di Tavistock “La rete del controllo della mente del singolo e dei comportamenti collettivi miranti a creare, col supporto delle grandi fondazioni, il pensiero unico fondante una nuova scala di valori ‘politically correct’, in pochi decenni si è irradiata in tutto l’Occidente”.
Ed è per l’appunto in tale contesto va individuata la finalità scientifica per la quale si attivano gli esperimenti degli scienziati sui bambini inglesi e non solo.
Claudia Treves
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