I rifiuti diventeranno nuova energia: idrogeno e metanolo
Maire Tecnimont è una società milanese operante nel settore del trattamento degli idrocarburi, nella petrolchimica, nella raffinazione di oli e gas, e nei fertilizzanti.
Tra gli obiettivi aziendali vi è la volontà di accelerare la transizione energetica del pianeta verso uno uno sviluppo sostenibile e con un’economia circolare.
Al centro degli interessi vi è la trasformazione chimica delle risorse naturali convenzionali e rinnovabili in energia e prodotti per l’industria manifatturiera.
Nelle ultime settimane gli incontri e le manifestazioni sullo stato di salute del globo sono divenute quasi un’ossessione globale.
Ecco che l’accordo tra Eni e Maire Tecnimont di queste ore ben si incastra in tale contesto.
Trasformare i rifiuti in nuova energia, idrogeno e metanolo.
È l’obiettivo congiunto di Eni e Maire Tecnimont (attraverso la propria controllata per la chimica verde NextChem), che hanno sottoscritto un’intesa di partnership per lo studio e realizzazione di una tecnologia di conversione, tramite gassificazione ad alta temperatura e a bassissimo impatto ambientale, di rifiuti solidi urbani e plastiche non riciclabili per la produzione idrogeno e metanolo.
Eni e NextChem valuteranno sinergicamente dal punto di vista tecnico ed economico l’applicazione della tecnologia, che potrebbe essere realizzata in siti industriali di Eni in Italia.
In particolare, Eni ha già manifestato l’interesse a valutare il progetto “Waste to Hydrogen” nella bioraffineria di Venezia, a Porto Marghera, e già realizzato lo studio di fattibilità in collaborazione con NextChem.
L’accordo, annunciato oggi, con il quale Eni è co-developer della tecnologia NextChem, permetterà di applicare concretamente l’economia circolare, dando una seconda vita a centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti non riciclabili attraverso la produzione di prodotti chimici e combustibili.
Contribuirà in questa maniera alla sostenibilità ambientale dei siti industriali nell’ambito di un sistema sempre più integrato ed efficiente volto al contenimento e riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera.
“Con questa partnership Eni acquisisce una tecnologia fortemente innovativa che, unitamente al grosso patrimonio tecnologico accumulato in decenni di attività di raffinazione, permetterà l’avvio di una concreta economia circolare che dai rifiuti produrrà carburanti a basso impatto ambientale” ha commentato Giuseppe Ricci, Chief Refining & Marketing Officer di Eni.
Sulla stessa lunghezza d’onda si colloca Perroberto Folgiero, ad del gruppo Maire Tecnimont, il quale ha dichiarato: “Questa partnership tecnologica con un leader come Eni rappresenta per noi un risultato importantissimo nel nostro progetto di green acceleration. La transizione energetica richiede l’industrializzazione di nuovi processi di trasformazione e con NextChem siamo posizionati per rispondere a questa crescente esigenza di cambiamento».
Arnaud Daniels
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