Pitti Filati lascia ampi spiragli ad un cauto ottimismo
Con Pitti Filati si chiude il trittico fiorentino delle manifestazioni di moda iniziato con Pitti Uomo, successivamente Pitti Bimbo e da ultimo Pitti Filati.
Se le manifestazioni Uomo e Bimbo erano stati senza gioia e senza lacrime, quella dei Filati lascia tracce di cauto ottimismo.
L’85a edizione si è chiusa a Firenze venerdì 28 giugno e tra i temi forti di questa stagione vi è il focus sulla sostenibilità, oggetto di una ricerca in continuo sviluppo nel mondo della produzione dei filati e di una coscienza sempre più diffusa oggi, fil rouge della presentazione delle collezioni A/I 2020-21 delle collezioni di filati per maglieria.
Edizione di Pitti Immagine Filati che ha beneficiato del contributo straordinario del Ministero dello Sviluppo Economico e Agenzia Ice, nell’ambito del piano speciale 2018-2019 a sostegno delle fiere del Made in Italy.
Il contributo è dedicato al potenziamento delle attività di ospitalità, media relations e pubblicità.
Alla manifestazione hanno partecipato 134 marchi in totale, di cui 30 provenienti dall’estero.
Nella nota realizzata per Sistema Moda Italia da Confindustria Moda-Centro Studi, si sottolinea che “dopo alcuni anni sottotono, il bilancio settoriale della filatura italiana (in questa accezione comprensiva della produzione di filati lanieri, cotonieri e linieri) risulta soddisfacente”.
Come anticipato nel bilancio preconsuntivo diffuso a gennaio in occasione della precedente edizione di Pitti Filati, il fatturato settoriale archivia il 2018 con un’evoluzione positiva, nella misura del +3,2%, riportandosi sugli oltre 2,9 miliardi di euro.
Il comunicato così prosegue: “A differenza del più recente passato nel corso del 2018 il mercato estero ha premiato il filato italiano, specie laniero e liniero, consentendo di contabilizzare una discreta crescita delle esportazioni”.
Di contro, per la filatura italiana, il 2019 si apre in salita.
Nel primo trimestre l’indice di produzione industriale Istat relativo alle attività di filatura evidenzia “un decremento tendenziale piuttosto accentuato”, nella misura del -10,3 per cento.
Guardando all’export, se il primo trimestre del 2018 si era aperto all’insegna di una crescita delle esportazioni di filati (+5,5%), il 2019 vede un avvio meno brillante.
Da gennaio a marzo 2019 il commercio estero di filati arretra infatti del -2,5%, per un totale di 219 milioni di euro.
Parallelamente, l’import, che nel 2018 aveva chiuso il primo trimestre con -0,5%, sperimenta quest’anno una variazione di entità simile, ma di segno positivo ovvero +0,4%. Le importazioni complessive restano, dunque, sui 242 milioni.
il totale compratori partecipanti a Pitti Filati registra una quota di 5.350 presenze complessive, gli esteri confermano la grande qualità e i livelli raggiunti un anno fa, per l’Italia si registra una lieve flessione.
A giudizio di numerosi espositori è stata un’edizione superiore alle aspettative caratterizzata dall’importanza dei visitatori italiani ed esteri e da un altissimo livello di ricerca contenuto delle collezioni presentate, uno stimolo e una fonte di ispirazione per tutti. In tempi di crescita o in periodi di riassestamento del mercato e dei consumi, come questo,
Pitti Filati è davvero l’unico appuntamento che i grandi della moda e i migliori maglifici non possono mancare.
Da qui parte l’intera catena della moda: i materiali, le innovazioni tecnologiche, i colori, la mano, le combinazioni, il dialogo disciplinato tra libera creatività e frontiere produttive.
Tutto ciò scaturisce dall’impegno e dagli investimenti delle filature che espongono in Fortezza da Basso”.
Guardando il trend dell’affluenza finale, il totale compratori ha raggiunto quasi 5.350 presenze complessive, con i compratori esteri a confermare i loro numeri (2.900 circa quelli internazionali) e una leggera flessione per gli italiani, nell’ordine del 5-6% (circa 150-160 persone in meno).
Nella classifica dei 15 paesi esteri di riferimento, in testa la Germania, seguita da Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Giappone, Russia, Spagna, Cina, Svizzera, Hong Kong, Turchia, Olanda, Corea, Svezia e Belgio.
bruno galante
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