Kaiser Marc stravince in Germania e allunga in classifica
Il circuito tedesco di Sachsenring, nella Sassonia, appartiene quasi in esclusiva al kaiser Marc Marquez visto che lo ha vinto ininterrottamente dal 2011 (nel 2011 e 2012 in Moto2) e nel contempo pressoché tabù per il nostro tricolore che nello stesso periodo è salito sul podio una sola volta con Franco Morbidelli nel 2017 sul secondo gradino. L’ultima vittoria italiana in MotoGp risale al 2009 con Valentino Rossi accompagnato da Marco Simoncelli. Da allora fermi alla finestra.
Per non interrompere la ninnananna Marquez ha spiegato sin dalla vigilia che i 3671 metri della Sassonia non intendeva dividerli con nessuno ed ha tenuto fede all’impegno.
In Germania si è rasentato la monotonia, una noia tremenda dalla partenza sino alla bandiera a scacchi. Giochi aperti dalla seconda posizione in poi.
È un Marc Marquez che gareggia contro se stesso e contro il cronometro.
Stravince davanti a Maverick Vinales e Cal Crutchlow, staccati di sette secondi. Quarto Danilo Petrucci, quinto Andrea Dovizioso, deluso e solo ottavo Valentino Rossi.
Marquez, che parte con la media dietro come Quartararo, scatta meglio al via.
Detta il ritmo su un circuito che lo vede in pole da ormai dieci anni di fila. Ha scelto le hard, invece, Vinales come Dovizioso chiamato a rimontare su una Ducati che non sembra avere il vantaggio competitivo abituale in termini di velocità sul dritto.
Fabio Quartararo cade subito al terzo giro. Vinales paga la scelta delle gomme in avvio nel confronto con Alex Rins che lo infila alla Waterfall.
Marquez inizia ad allungare. Non offre strappi, ma guadagna metri costantemente.
Rins non ha lo sprint per stargli dietro. Semplicemente il Cabroncito in Germania fa quello che vuole. I 2.3 guadagnati in dieci giri danno la misura di una superiorità netta, impossibile da contrastare.
Ha abbandonato però il nuovo telaio su cui la Honda sta lavorando. Vuole conquistare il maggior numero di punti e mettere al sicuro la classifica per non correre rischi in autunno.
“Al momento non penso alla decima vittoria consecutiva, ma al campionato. Domani sarà un’altra storia. Se per qualche ragione le gomme accuseranno un crollo o se il grip del tracciato non dovesse essere ottimale e non dovessi trovare un buon feeling con la moto, allora sarà importante conquistare il maggior numero di punti possibile. È meglio essere in cima alla classifica del campionato che vincere daccapo al Sachsenring”.
Rossi in difficoltà con le gomme
Dietro, Dovizioso riesce a prendersi la sesta posizione su Petrucci. Ma è un weekend difficile per lui e per Bagnaia che va lungo alla curva 1. Inevitabile che il percorso di apprendimento passi anche per domeniche difficili, per prove ed errori.
Rossi rimane in difficoltà. Non è mai riuscito a trovare l’efficienza delle gomme.
Si è lamentato delle mescole della Michelin che a suo avviso sarebbero troppo morbide questo weekend per cercare di migliorare il tempo. “Quindi ha un buon grip ma si muove tanto. Per questo che c’è una dura un po’ diversa dal solito che per i primi giri ha un buon grip. La situazione è un po’ strana e di solito non succede. C’è abbastanza differenza tra una gomma e l’altra di solito, ma stavolta la situazione è un po’ strana” ha spiegato il Doctor dopo le qualifiche.
Le posizioni si cristallizzano davanti. Rins deve difendersi da Vinales e Crutchlow, ma finisce per cadere a 12 giri dalla fine. Gran scivolata alla curva 11 per lo spagnolo, la seconda consecutiva in gara, per sua fortuna senza conseguenze.
Le Ducati costrette a inseguire
Dietro c’è spettacolo con Petrucci che supera alla fine della Waterfall Miller. A metà gara si mette così alla guida di un trenino ai margini delle posizioni sul podio.
Dovizioso è costretto a correre in difesa, infilato anche da Mir. Continua il weekend deludente del Dovi sempre più lontano anche in classifica.
“Gli avversari hanno migliorato più di noi e non solo non ci siamo avvicinati a Marquez, ma altri si sono inseriti tra noi” diceva ieri. “Sappiamo quando sia difficile combattere con Marquez e Honda. In questo momento stanno aumentando il gap con tutti, ma con noi sicuramente”.
Marquez sfiora i sette secondi di vantaggio. Fa praticamente una gara a sé. Vinales e Crutchlow si sfidano nel finale, danno senso al duello per il secondo posto. Ma davanti c’è un uomo solo al comando, che vola verso la storia.
Dopo 9 Gran Premi la classifica concede pochi margini alle discussioni.
Solo soletto nella sua vetta dorata il campione uscente con 185 punti che ha incamerato 5 primi posti e 3 seconde posizioni.
Alle sue spalle Andrea Dovizioso a 127 punti, tallonato da Danilo Petrucci con 121 punti segue Alex Rins a 88 e Maverick Vinales a 85. Sesto Valentino con 80. Franco Morbidelli 52 punti e Andrea Iannone 16, Francesco Bagnaia 11 punti.
Prossimo appuntamento a Brno il 4 agosto.
bruno galante
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