Manca poco più di un messe a Pitti Fragranze 17, in programma dal 13 al 15 settembre 2019 alla Stazione Leopolda di Firenze, tra l’altro si occuperà anche della sostenibilità economica dei modelli di business nel settore della profumeria di ricerca.

L’argomento sarà trattato con un’analisi dei risultati economici e finanziari di un campione di marchi italiani ed europei negli ultimi anni, condotta da Marco Ricchetti, economista e autore di studi sull’economia delle industrie.

In una nota diffusa dagli organizzatori viene evidenziato come questo canale in Italia si differenzia dagli altri Paesi per la presenza di un numero elevato di negozi indipendenti, e ha visto crescere le vendite negli ultimi anni a un tasso medio annuo composto del 4%, ma con una divaricazione molto marcata tra andamenti positivi e negativi.

Si fa notare anche che la distribuzione è sottoposta a una forte tensione a causa dell’acquisizione negli ultimi anni dei marchi storici della profumeria artistica da parte delle multinazionali della cosmesi.

A Pitti Fragranze 17 sono attese 150 maison selezionate, come pure parteciperanno nuovi talenti del panorama mondiale.

Speciale attenzione sarà dedicata allo skincare.

Numerose le novità della manifestazione fiorentina tra marchi che si presentano per la prima volta, fragrance house che tornano a Firenze, e nomi al debutto assoluto.

Questi alcuni dei protagonisti: L’Artisan Parfumeur, Penhaligon’s, Benchaabane, Dorin, Araxi Parfum, Regalien, Lucien Ferrero Maître Parfumeur, Welton London, Ineke, Les Nereides.

Sono, inoltre, previsti una serie di incontri dedicati agli hot topics del mondo della profumeria selettiva e dello skincare con i protagonisti del settore: nasi, distributori, buyer e store owner, esperti del beauty, economisti, giornalisti.

Bruno Galante