L’Austria circondata da centrali nucleari obsolete e pericolose
Gli austriaci non vogliono una vecchia centrale nucleare ai confini.
C’è tensione fra Praga e Vienna a proposito della centrale di Dukovany.
Altri due reattori dovrebbero essere costruiti per rispondere alle esigenze energetiche della Repubblica Ceca. Una motivazione che non commuove l’Austria che ha inviato il ministro della Sostenibilità Economica e Turismo, Maria Patek, a discutere con il governo.
“In Austria siamo preoccupati a proposito dei piani di ampliamento di Dukovany. Per noi, quella nucleare è una tecnologia antica. Temiamo molto una centrale di questa portata ai nostri confini che possa rappresentare un pericolo per noi”
I nuovi reattori dovrebbero raggiungere la potenza di 1200 megawatt.
Il problema è che questa centrale, ad appena 120 km da Vienna, ha già avuto un’incidente nel 2004 e gli austriaci non credono che le cose siano molto cambiate.
A maggio l’ex cancelliere Sebastian Kurz si adoperò per bloccare il completamento della centrale nucleare slovacca di Mochovce, sita a un centinaio di chilometri dal confine austro-slovacco.
Chiamò al telefono il primo ministro della Slovacchia, Peter Pellegrini, per dissuaderlo.
L’Austria è da molto tempo contraria alla costruzione di due nuovi reattori nucleari a Mochovce, e l’associazione ambientalista Global 2000 organizzò una campagna contro il lancio dell’attività del terzo blocco, che era previsto essere acceso questa estate ma la messa in funzione è slittata al 2020.
La Ong ha lanciato una petizione online che ha raggiunto 209.755 firme.
Niccolò Rejetti
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