3,4 tonnellate di carta dalla raccolta differenziata nel 2018
Aumenta la raccolta differenziata di carta e cartone in Italia. La tutela dell’ambiente è ormai un principio cardine del senso civico dei cittadini, sempre più attenti a differenziare carta e cartone dagli altri materiali.
Dietro buoni risultati però non c’è solo l’impegno a differenziare, comunque fondamentale, ma anche un sistema di gestione efficace ed efficiente, capace di garantire a qualunque condizione il ritiro e l’avvio a riciclo degli imballaggi su tutto il territorio nazionale.
È quanto emerge in sostanza dall’analisi dei dati del 24° Rapporto di Comieco, che ogni anno mette in evidenza i numeri principali della raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone in Italia.
3,4 milioni sono le tonnellate di carta e cartone nel 2018, con un aumento complessivo del 4%, pari a + 127.000 tonnellate, rispetto al 2017, distribuito in tutte e 3 le macroaree con particolare evidenza al Sud e al Nord.
La progressiva crescita del Sud è ormai consolidata negli ultimi anni. Dopo numerosi investimenti a sostegno dello sviluppo della raccolta nell’area meridionale del Paese, i risultati si vedono.
La Sicilia, storicamente indietro rispetto alle altre Regioni, guida l’incremento complessivo mettendo a segno il miglior risultato percentuale (+31,5) rispetto al 2017.
Se l’aumento delle quantità raccolte al Sud sembrerebbe non fare più notizia, non si può dire altrettanto per il Nord che dopo anni di sostanziale stabilità fa registrare un +2,9%, pari a +50mila tonnellate di carta e cartone raccolte.
Il Centro mette a segno un incremento di per sé meno incisivo ma comunque importante (+1,4%), considerando anche le difficoltà legate alla “questione romana” e tenuto conto che Roma, in termini di popolazione e capacità, “pesa” quasi quanto un’intera regione.
A livello di pro-capite, l’Emilia-Romagna è stata la regione più brillante con oltre 90 kg/ab di carta e cartone, seguita da Trentino-Alto Adige (83 kg/ab) e Valle d’Aosta (79,6 kg/ab).
I numeri complessivi del Rapporto si inseriscono in un contesto in continua evoluzione, soprattutto sotto il profilo della gestione dei servizi.
La maggior parte dei convenzionati del Nord fino allo scorso anno affidavano al circuito consortile solo quota parte della raccolta, gestendo sul mercato (con condizioni economiche più vantaggiose) le restanti quantità.
Non sempre però la libera concorrenza si sposa con la tutela ambientale.
Nel 2018, il perdurare dei prezzi bassi della carta da riciclare ha portato molti Comuni a chiedere di rientrare nel circuito convenzionale di Comieco per garantirsi nel 2019 il ritiro di tutta la raccolta effettuata dai cittadini.
Se per tutto il 2018 su 3,4 milioni di tonnellate di carta e cartone raccolte il 42,5% è stato in gestione a Comieco, nel 2019 la quota in convenzione potrebbe arrivare al 60% proprio in virtù delle nuove quantità.
Un passaggio importante che conferma la centralità del ruolo sussidiario del sistema consortile, in grado di assicurare ai Comuni il ritiro delle proprie raccolte e il conseguente avvio a riciclo.
È quanto accaduto anche a Bologna, città che quest’anno ha ospitato la presentazione ufficiale del Rapporto annuale, perché una delle realtà che meglio rappresentano il modello di cooperazione tra pubblico e privato per la garanzia del riciclo e lo sviluppo del mercato.
Dai dati contenuti nel Rapporto emerge anche come la crescita delle quantità da sola non basti però a spiegare un efficiente sistema di riciclo.
Per il corretto avvio al riciclo dei materiali a base cellulosica infatti è essenziale il rispetto di elevati standard di qualità.
In oltre 20 anni di operatività del sistema consortile attraverso le convenzioni sono stati trasferiti ai Comuni, per le quantità di carta e cartone raccolte in maniera differenziata, oltre 1,6 miliardi di euro.
Risorse vitali che hanno consentito, nello stesso arco temporale, di triplicare i volumi.
Piero Vernigo
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