Le spese pazze degli euroburocrati che chiedono austerità
A distanza di sei mesi la Commissione Europea è ancora in alto mare. La presidente designata, la teutonica Ursula von der Leyen, non è riuscita a comporre l’organigramma dell’esecutivo.
Nubi sempre più buie si addensano su Bruxelles dopo il voto di Madrid che ha visto il partito di destra, Vox del leader Santiago Abascal, ottenere oltre il doppio dei consensi rispetto alle consultazioni europee di maggio passando dal 6,21% al 15,2%.
Nel Parlamento Europeo i signori di Francia e di Germania proseguono imperterriti ad impartire ordini e dettare le linee da seguire nonostante sia Macron che la Merkel siano in fase calante di consensi nei loro paesi.
La coppia franco-tedesca impone politiche rigidissime di austerità sui Paesi più deboli e indebitati dell’eurozona riempiendosi la bocca di slogan sulla “crescita” e inviando letterine ai Paesi “indisciplinati”, la casta degli eurocrati continua ad animare una macchina imponente che spreca e divora risorse dei cittadini.
Come rivela un’inchiesta de La Verità sulle spese pazze dell’Unione europea e sul progetto di bilancio 2020, l’anno prossimo la mostruosa burocrazia targata Bruxelles-Strasburgo costerà ai cittadini europei quasi 154 miliardi di euro.
Chiedono rigore di bilancio e si abbuffano a spese altrui.
Come scrive La Verità, i numeri sono impietosi: nel 2020 il servizio diplomatico dell’Ue costerà alla collettività più di 730 milioni di euro, 456 dei quali per mantenere 190 delegazioni dell’Unione europea sparse nel mondo.
Considerando che l’Unione europea è ininfluente in uno scenario geopolitico dominato da Stati Uniti, Cina e Russia, dove sono le grandi potenze a dettare legge e non una burocrazia europea incomprensibile e farraginosa. Gli stipendi del personale di queste delegazioni ammontano a 133,7 milioni di euro ai quali si aggiungono 79,6 milioni per consulenti ed esperti esterni.
Il personale che opera a Bruxelles ci costa 187 milioni di euro, per non parlare degli affitti annuali spropositati che l’Ue paga per mantenere le proprie sedi, a cominciare da quella di New York, che ci costa la bellezza di 2.105.866 euro l’anno. Pura follia.
Le previsioni di spesa per il prossimo anno della Commissione europea si aggirano sui 2.354.228.000 euro; 1.109.577.441 euro del Parlamento europeo; 370.261.000 euro del Consiglio europeo.
Inoltre, l’Unione europea continua a mantenere enti completamente inutili come il Comitato economico sociale europeo (Cese) e il Comitato europeo delle regioni (Cdr), che hanno sede a Bruxelles ed emettono pareri non vincolanti.
In sostanza, i due comitati nel 2020 ci costeranno 143 milioni di euro il primo, 102 milioni di euro il secondo.
Impennate le spese del personale di alcuni milioni di euro, così come le voci relative agli affitti e all’acquisto delle attrezzature.
Il prossimo anno, il Comitato delle regioni riceverà ben 76,8 milioni di euro per pagare i suoi 530 dipendenti e 25,3 milioni per affitti e spese varie. Il tutto per sopportare un ente completamente inutile.
Come riporta Business Insider, nel 2013 il Parlamento europeo aveva messo a budget per i 751 eurodeputati che sarebbero stati eletti l’anno successivo 1,79 miliardi di euro.
Cinque anni dopo, il preventivo di spesa è salito a 2 miliardi di euro: 200 milioni in più.
Nel 2013 il Parlamento europeo costava a ogni cittadino europeo 3,55 euro l’anno, dal 2019 il costo salirà a 4,22 euro l’anno.
Lo spreco per antonomasia è quello della tripla sede del Parlamento: Bruxelles, Strasburgo e Lussemburgo, che costano ai cittadini dell’Ue dai 156 milioni ai 204 milioni l’anno.
Senza dimenticare che la realizzazione della sede di Strasburgo è costata 600 milioni di euro e resta chiusa per 321 giorni l’anno.
Secondo un documento pubblicato nella banca dati delle gare d’appalto comunitarie, Bruxelles ha aumentato di 3,5 milioni l’importo che può essere speso nel nuovo contratto per i voli “air taxi”.
Il nuovo importo massimo di 10,71 milioni di euro per il contratto, che va dal 2016 al 2021, rappresenta un aumento del 50% sul valore originale di 7,14 milioni di euro.
Voli che ovviamente vengono rimborsati in toto con i soldi dei contribuenti europei.
Tutto questo avviene mentre i rappresentanti della Commissione Ue si riempiono la bocca di belle parole e di retorica vergognosamente corretta.
la Redazione
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