Tra un mese Pitti Taste 15 il meglio dell’enofood italiano
Ci sono una cinquanta di nuovi ingressi a Pitti Taste 15. L’evento che si terrà dal 7 al 9 marzo alla Stazione Leopolda (Firenze) compie tre lustri e si regala un interessante turnover rispetto alla precedente edizione, ma il problema principale di Taste resta sempre la selezione perché lo spazio è parecchio limitato e vi sono scarse possibilità di ampliamento.
Vi sono circa 200-250 aziende che chiedono di partecipare ma resta ogni anno difficile poterle accontentare.
Ovvero armarsi di santa pazienza ed attendere il proprio turno.
Purtroppo la tre giorni 7-9 marzo crea un problema di sovrapposizione tra l’evento di Firenze e un’altra importante kermesse legata a cibo e ristorazione: si tratta di Identità Golose, che esattamente negli stessi giorni va in scena a Milano.
E se ciò non crea eccessivi problemi agli espositori, lo crea certamente a qualche chef di alta cucina, che dovrà optare se pernottare a Firenze per selezionare fornitori qualificati o seguire l’iniziativa meneghina per apprendere nuove tecniche e strategie dei colleghi-relatori.
Problemi sorgono anche con i compratori e gli addetti ai lavori che devono correre da una regione all’altra.
Non essendoci qualcuno che a livello nazionale stabilisca e coordini il calendario fieristico periodicamente vengono fuori delle frittate che non giovano a nessuno.
Ecco quanto ha dichiarato Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine: “Occupiamo da 15 anni questa data ed essendo abbastanza esperti di calendari fieristici, abbiamo sempre cercato di evitare le sovrapposizioni, in ogni manifestazione. Non vogliamo mai mettere il compratore nella condizione di dover scegliere: o qui o lì. Tuttavia, sappiamo che i rapporti tra aziende e compratori sono anche fatti di abitudini consolidate, e ancor più con i top buyer internazionali che sono diventati un bel numero e sui quali i nostri clienti investono. Quindi ci dispiace che si sia creata questa sovrapposizione, ma non siamo stati noi a volerla”.
Nella passata edizione alla Leopolda si superarono le 16mila presenze con incrementi sia per il mercato estero (+5%) e sia quello interno (+3%), mentre le aziende compratrici fecero registrare +8%.
in ottima evidenza i dati della Germania (+64%), della Francia (+26%), della Svizzera (+18%), della Spagna (+35%), dell’Austria (+60%) e della Corea, della Repubblica Ceka e Israele.
Quest’anno saranno più di 50 i buyer internazionali ospitati da Pitti Immagine per Taste.
Si aggiungono agli oltre seimila che frequentano abitualmente la mostra della Leopolda per scoprire nuovi prodotti da inserire nei canali di riferimento che sono, nell’ordine: negozi di gastronomia e boutique del gusto, department stores (soprattutto giapponesi e statunitensi) specializzati nell’eccellenza del cibo italiano, importatori (Usa, Canada, Spagna etc) e ristoratori.
Negli ultimi anni si è vista una presenza rilevante di compratori dall’est Europa.
Ci sono numerosi polacchi, che vengono a Firenze per scoprire i prodotti italiani da distribuire poi nei loro Paesi.
Il tema del 15° Pitti Taste sarà I love food: la passione per il cibo raccontata dai suoi protagonisti. Paolini organizzerà come di consueto i ring dedicati a tre argomenti: il bicentenario dalla nascita dell’Artusi e la sua attualità in cucina, la contaminazione in cucina, la sostenibilità nella produzione.
Nel programma sono anche inseriti i talk curati da Giuliana Parabiago.
bruno galante
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