Con grande coraggio e voglia di mettersi alle spalle il periodo buio del coronavirus gli organizzatori del Vinitaly non hanno modificato le date della manifestazione veronese.

La 54^a fiera internazionale del vino si terrà a Verona come nelle date stabilite in precedenza, dal 19 aprile al 22.

Verona vuole guardare avanti, oltre l’emergenza.

La decisione è stata adottata al termine del CdA di Veronafiere ed è stata concertata con Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, e con Federico Sboarina, sindaco di Verona, ma che ha tenuto conto anche delle posizioni delle principali categorie del settore.

Questo il commento del direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani: “Il mondo del vino italiano già in passato ha fornito segnali positivi di svolta. Veronafiere è convinta che, anche in questa occasione, il settore potrà contribuire alla ripresa della nostra economia e a rilanciare un clima di fiducia nel Paese. Siamo consapevoli delle difficoltà del momento e dell’immagine distorta dell’Italia percepita all’estero, ma siamo persuasi che l’emergenza rientrerà consentendoci di organizzare regolarmente la manifestazione, che rappresenta il traino per il vino italiano nel mondo”.

Nella passata edizione si è registrata la partecipazione di 125 mila visitatori provenienti da 145 nazioni.

Le numerose manifestazioni fieristiche in programma in questi giorni, a marzo e aprile, stanno seguendo ognuna una scelta.

Il settore delle fiere in Italia genera affari per 60 miliardi e attira oltre 20 milioni di visitatori, sarebbe un dramma non adottare provvedimenti per arginare il caos di questi giorni alla pari del turismo.

Milano ha già rinviato il Salone del Mobile, era in programma dal 21 al 26 aprile, Identità Golose, programmato dal 7 al 9 marzo, MIDO che si sarebbe dovuta svolgere dal 29 febbraio al 2 marzo.

A Firenze è stata posticipata al 5 giugno l’apertura di Pitti Taste, si sarebbe dovuto tenere dal 7 al 9 marzo.

A Bologna hanno rinviato Cosmoprof, fiera della cosmetica, era in programma dal 12 al15 marzo.

Facile immaginare quali disastri procura uno slittamento per gli organizzatori, per gli espositori, per gli addetti e per i partecipanti, il danno per l’indotto e per il territorio.

L’importante manifestazione enologica tedesca ProWein che si svolge a Dusseldorf dal 15 al 17 marzo ha confermato le date e la regolarità, nella passata edizione parteciparono 6.500 espositori provenienti da 60 nazioni, dall’Italia ne andarono 1.600.

bruno galante