Tutankhamon a Firenze, un viaggio nell’Antico Egitto
Mostra di straordinario interesse e valore didattico che giunge a Firenze dove è possibile vederla fino al 2 giugno 2020 nella Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi.
Viaggio a dir poco affascinante condotti per mano nella tomba del faraone bambino dallo stesso scopritore: Mr. Howard Carter (Londra 9 maggio 1874 – Londra 2 marzo 1939).
Una guida d’eccezione quindi (grazie alle moderne tecnologie) in una interpretazione del ruolo del londinese di un attore la cui immagine vien proiettata a grandezza naturale all’interno delle varie sale che ricostruiscono una delle poche sepolture dell’Antico Egitto pervenutaci quasi intatta.
L‘unica di un sovrano e conseguentemente, tra quelle note, la più ricca forse la più famosa della storia dell’egittologia.
Nebkheperura Tutankhamon (1341 a.C. circa – 1323 a.C. circa), precedentemente noto come Tutankhaton e conosciuto semplicemente come Tutankhamon, è stato un faraone egizio appartenente alla XVIII dinastia, durante il periodo della storia egiziana noto come Nuovo Regno e talvolta come impero.
La scoperta del 4 novembre 1922 di Howard Carter (tutti i lavori di scavo sono finanziati da George Edward Stanhope Molyneux Herbert, V conte di Carnarvon – Highclere Castle 26 giugno 1866 / Cairo 5 aprile 1923 – egittologo e collezionista d’arte britannico) della tomba quasi intatta di Tutankhamon, accende i lumi su una delle più grandi civiltà esistite sulla terra e che complessivamente, dura circa 4000 anni, dal 3900 a.C. (con il Periodo Predinastico) al 332 a.C.
La mostra che vede impegnati Maria Cristina Guidotti, già curatrice del Museo Egizio di Firenze e Pasquale Barile, presidente della Ancient World Society, ha tre sezioni portanti.
La prima dove è possibile vedere, grazie alla qualificata opera delle maestranze del Ministero delle Antichità del Cairo. partner dell’iniziativa, riproduzioni di reperti di oggetti presenti nell’antica tomba del faraone come la statua di Anubis, il trono d’oro e la maschera aurea posta sul volto e le spalle della mummia.
La seconda parte del percorso presenta una collezione di elementi d’epoca, provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze tra cui il l sarcofago ligneo dipinto di Padihorpakhered, eccezionalmente restaurato per l’occasione per poi entrare nella sezione interattiva dove, attraverso l’utilizzo di un visore e di speciali controller, i visitatori sperimentano in prima persona la scoperta del sarcofago di Tutankhamon, addentrandosi nell’ambiente tombale, la realizzazione in 3D è opera di La macchina del tempo di Bologna.
Colpisce l’accurata decorazione delle pareti delle diverse stanze, Carter, tra i vari incarichi ricoperti, come egittologo aveva quello di ricopiare e catalogare le decorazioni e i geroglifici all’interno delle tombe, lavoro che svolse con grande attenzione innovando anche alcuni sistemi per ricopiare i motivi decorativi.
Non manca la sezione dedicata alle tecniche dell’imbalsamazione preceduta dal testo della dichiarazione d’innocenza in cui il defunto dichiarava di non essere colpevole d’alcuno dei “42 peccati” contro la giustizia e la verità, e la “statua” che riproduce ad altezza naturale Tutankamon.
La mostra ha il patrocinio della Città Metropolitana di Firenze e del Comune di Firenze, in collaborazione con MUS.E. ed è organizzata dalla Società italiana Discovery Time, in cooperazione con il Ministero delle Antichità del Cairo e con il supporto del Museo Archeologico Nazionale di Firenze.
Carmelina Rotundo
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