Il gioco sporco della Germania per salvarsi affonda l’Europa
Si avverte la mancanza di Mario Draghi alla guida della Bce, Banca Centrale Europea.
Il suo successore, la parigina Christine Lagarde, sembra voglia seguire alla lettera le direttive stabilite a Parigi e a Berlino, indebolire l’Italia e affossarla.
Il recente discorso pronunciato il 12 marzo “Non siamo qui a chiudere gli spread” ha suscitato un vespaio di polemiche in un momento in cui l’Italia è in trincea contro il nemico coronavirus.
Parole irresponsabili che hanno provocato il crollo della borsa italiana come mai prima d’ora, e che hanno registrare un’altra impennata dello spread.
Se la signora Lagarde non comprende bene la situazione di crisi che sta attraversando il nostro Paese significa essere completamente inadeguata a occupare quel ruolo così delicato.
La signora Lagarde non può consentirsi di schiaffeggiare l’Italia alle prese con decine di morti incolpevoli ogni giorno.
Germania e Francia non sono in grado di guidare l’Unione Europea.
Serve a pochissimo o a niente la retromarcia di facciata della Lagarde, altrettanto preoccupante è il silenzio di Jens Weidmann presidente della Bundesbank, in diversi ambienti finanziari riaffiora il paragone con la tragedia vissuta dalla Grecia.
Nel mentre quasi tutti i Paesi dell’Ue vivono giornate di dolore il ministro delle Finanze tedesco, Olaf Scholz, in perfetta sintonia con Angela Merkel osteggia in tutte le maniere il piano di stimoli per la crescita europea e nel contempo la coppia teutonica ha varato un piano di liquidità per la Germania da ben 550 miliardi.
A Berlino hanno anche deciso di chiudere unilateralmente le frontiere con Austria, Francia e Svizzera.
L’egoismo tedesco trova conferma quando bloccano 19 milioni di mascherine acquistate dall’Italia in diverse nazioni dopo che il governo ha vietato l’esportazione di materiale sanitario.
Solo un deciso intervento di protesta di Bruxelles ha convinto Berlino ad aprire le frontiere per lasciar passare i camion carichi di presidi ospedalieri (acquistati tra l’altro dall’Italia in paesi terzi e già pagati).
Il comportamento dei tedeschi mira a danneggiare gli alleati europei proprio nel momento in cui ci sarebbe bisogno di unità, mette in gioco il futuro dell’Ue.
Viene sempre più spesso da chiedersi se è la Germania che sta nell’UE oppure è l’UE che sta nella Germania.
Salvarico Malleone
Commenti
Il gioco sporco della Germania per salvarsi affonda l’Europa — Nessun commento
HTML tags allowed in your comment: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>