Dove sono Carola, Greta e i gretini, le sardine e le ong?
Se necessariamente anche in questo dramma dobbiamo trovare il pelino dell’ottimismo ed evidenziare ipotetici vantaggi arrecati dal coronavirus allora diciamo che a Venezia dopo diversi lustri sono tornati i pesci in Canal Grande e nelle calli che sono tornate limpide e trasparenti.
Altra buona nuova sono i delfini che si sono affacciati per una passeggiata nel porto di Cagliari.
Rimanendo nell’ambiente marino l’altra lieta notizia potrebbe essere quella del ministero dell’Interno che comunica i dati degli sbarchi, erano ripresi gli attracchi massicci a gennaio con 1.342 e a febbraio con 1.211 illegali riversatisi sulle nostre coste.
Nel mese di marzo, sino al giorno 23, ne sono arrivati 197, in linea con i dati del 2019. Di questi 197 solo 12 sono sbarcati il 22 tutti gli altri nei giorni 12, 13 e 14.
Appena messo piede a terra sono stati posti in isolamento.
Con i pesantissimi problemi nei quali sono immersi i sindaci aggiungercene degli altri avrebbe scatenato un possibile ammutinamento.
D’improvviso si sono eclissati i trafficanti di essere umani, le varie ong politicizzate, sono scomparsi buonisti e cattocomunisti che hanno sempre sbraitato a favore di quei giovanotti provenienti dall’Algeria, Tunisia, Marocco, Bangladesh che scappavano da guerre e da fame.
Si sono perse le tracce della comandante Carola Rackete che aveva rassicurato la sua ciurma per un immediato ritorno sul ponte di comando
per il recupero di gommoni e altro segnalati dai vari smartphone per riportarli sulle sponde italiche.
In questi giorni ci sarebbe bisogno di volontari in Italia per salvare, ma questa volta per davvero, vite umane, la teutonica Carola è irreperibile.
Altrettanto irreperibile è la scandinava Greta ed il suo esercito di gretini, per mesi ha girato il mondo in barca ammonendo politici ed industriali che il futuro del mondo era in pericolo per l’emergenza climatica, che bisognava intervenire prontamente invertendo rotta e abitudini.
Ora che il mondo avrebbe bisogno dei suoi suggerimenti e consigli lei non si concede ad interviste, a proclami e a bacchettate.
Oggi che il pianeta è in ginocchio per un problema concreto e mortale lei e tutto il suo apparato sinistrorso non si fanno vedere in giro, preferiscono stazionare sui divani e nei salotti.
Sono scomparse le sardine nonostante a Venezia le acque sono tornate trasparenti.
Volevano riempire le piazze d’Italia con i loro slogan e i loro simboli, oggi c’è assoluto bisogno di volontari a sostegno degli anziani, degli ospedali e di quelle strutture che accolgono i più deboli, oggi le sardine non si trovano, si sono celate sul fondo marino.
Il silenzio circonda quei personaggi e cooperative biancorosse che inneggiavano agli sbarchi perché tutta quella gente che ha attraversato il Mediterraneo in gommone avrebbe salvato l’Italia dal baratro, sarebbero stati loro il futuro del nostro Paese.
Hanno seguito il suggerimento di Abraham Lincoln il quale amava ripetere “meglio tacere e dare l’impressione di essere stupidi, piuttosto che parlare ed eliminare ogni dubbio”.
Niccolò Rejetti
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