Una visita virtuale nel mondo della cultura.

L’arte che emoziona, l’arte che sublima lo spirito, l’arte che offre rifugi immaginari della mente in cui poter rendere pace all’ animo umano.

Poteva questa grande “dirompente potenza” quale è l’arte, essere fermata dalla diffusione dell’invisibile mostro del Coronavirus? No!

Allora è così che dal 26 febbraio la Galleria degli Uffizi di Firenze promuove un’iniziativa chiamata “Uffizi Decameron”, per tenere compagnia, attraverso la sua protagonista l’arte, a tutti noi che siamo costretti nelle nostre case a causa nell’ inarrestabile diffondersi del Covid-19.

Ogni giorno sui profili Instagram e Twitter degli Uffizi, vengono pubblicate foto, video e storie dedicate ai capolavori custoditi nella Galleria delle Statue e delle Pitture, in palazzo Pitti e nel giardino di Boboli.

Il nome della campagna è ispirato ad una delle opere più significative del Trecento europeo, il Decameron di Boccaccio.

All’interno dell’opera l’autore immagina che nel periodo in cui la peste devasta Firenze (1348), dieci ragazzi decidono di evitare il contagio spostandosi nella campagna fiorentina, luogo in cui per trascorrere il tempo e combattere la noia, ciascuno di loro racconta una novella al giorno ispirandosi ogni volta ad un tema differente.

“L’ arte non si ferma” afferma il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt.

Egli sottolinea l’importanza di evitare il contagio del virus: “Evitiamo ogni contagio, tranne quello della bellezza” aggiunge Schmidt.

Ad avvalorare Uffizi Decameron, sarà anche la pubblicazione sui social di foto, video e contenuti dedicati a Raffaello, in onore del cinquecentenario dalla sua morte.

Così gli Uffizi diventano un rifugio virtuale ampliato oltretutto con l’apertura di un altro canale social, Facebook, alla pagina Galleria degli Uffizi.

L’arte e la cultura non si fermano ed entrano nelle nostre case ad allietarci e a creare un locus amoenus nelle nostre menti in cui godere della Bellezza.

Giulia Carena