Francesca Totolo e le verità nascoste del Coronavirus
Ci ha pensato il Covid-19 a zittire i rossi e i rossastri dopo le numerose dichiarazioni intrise di leggerezze e stupidaggini, superficialità commesse da tanti piddini e similari non appena si è venuti a conoscenza del virus mortale.
Il presidente della Regione Toscana, il comunista Enrico Rossi, che accusa Roberto Burioni, professore di Microbiologia e Virologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele a Milano, di essere fascioleghista solo perché il docente aveva suggerito di mettere in quarantena quanti tornavano dalla Cina.
Il sindaco di Firenze, il piddino Dario Nardella, invitava pubblicamente, e lui ne dava un esempio, ad abbracciare i cinesi per evitare di divenire razzisti.
Il segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti, il 27 febbraio su invito del sindaco milanese Beppe Sala festeggiava sui navigli insieme alla meglio gioventù cittadina e piddina “per non distruggere la vita e diffondere il panico”, salvo poi accorgersi di essere divenuto positivo.
Scomparsa la comandante Carola Rackete, scomparsa Greta e tutti i gretini, rientrate sui fondali le sardine, mentre le flotte delle ong sono ancorate in porti tranquilli ci pensa Francesca Totolo a spiegarci qualcosa sul Covid-19 o coronavirus che dir si voglia.
È uscito in queste ore la sua fatica letteraria Coronavirus – tutto ciò che non torna sull’epidemia che ha scosso il mondo dai tipi di Altaforte Edizione, dalle cui pagine si comprende il tragitto del morbo.
Lavoro di ricerca, di approfondimenti e coraggio di raccontare quelle che sono state le scoperte.
Troppe sono le domande che non trovano risposte su questa pandemia abbattutasi sull’intero pianeta, ad alcune Francesca Totolo è riuscita a rispondere ma sono ancora tantissime quelle con il “Boh, forse, chissà”.
È un volume che susciterà polemiche e probabilmente le costerà qualche ritorsione e le procurerà abbondanza di aggettivi spregiativi di origine cattocomunista, però la sua corteccia è irrobustita da filini di acciaio inox 316LN per cui la sua resistenza le consente di reggere burrasche ed intemperie anche di forza 7.
Ancora non si sono raffreddati i commenti sul suo precedente lavoro Inferno SpA – Viaggio tra i protagonisti del business dell’accoglienza, edito da Altaforte, nel quale Francesca denuncia dettagliatamente il colossale giro d’affari che ruota intorno a questi giovanotti che preferiscono sborsare due o tremila dollari e avventurarsi su un gommone made in China piuttosto che salpare con un traghetto regolare da Tunisi al costo di 50 euro.
Giovanotti che sbarcano sulle nostre coste convinti di poter bighellonare a lungo, e chissà che anhe loro in un futuro alquanto prossimo possano occupare una poltrona ministeriale, e nel contempo ingrossano i portafogli di speculatori biancorossi, uomini d’affari e di malavita come pure di tanti politici buonisti e pseudocaritatevoli.
Francesca Totolo rappresenta un baluardo ben radicato contro gli assalti continui da parte dei falceemartello, ha già superato il primo scoglio di sicuro supererà anche quest’altro.
Lei appartiene all’elenco di quelle persone che non vogliono assoggettarsi all’indottrinamento filostalinista e preferisce ragionare con la sua testa piuttosto che portare il cervello all’ammasso.
la Redazione
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