“Un plateau epidemico molto elevato sembra emergere. Dobbiamo assolutamente continuare a vigilare ” , ha dichiarato il direttore generale della Saanità francese, Jérôme Salomon.

L’epidemia ha ucciso 13.832 in totale in Francia, con altri 345 decessi in 24 ore negli ospedali e 290 negli istituti per anziani e altri siti medico-sociali.

Viene tuttavia confermata una piccola radura: per la terza sera consecutiva, il numero di pazienti in terapia intensiva ha registrato un calo in 24 ore.

Il ministero delle Forze Armate francesi ha annunciato sabato che la portaerei nucleare francese Charles-de-Gaulle , sulla quale 50 marinai sono risultati positivi al coronavirus, domenica arriverà a Tolone e potrebbe iniziare a mettere in quarantena il personale.

La fonte della contaminazione della nave non è nota.

Non è stato in contatto con un elemento esterno da una sosta a Brest il 15 marzo.

Negli Stati Uniti, 103 nuovi casi di Covid-19 sono stati diagnosticati a bordo della portaerei Theodore Roosevelt, portando il totale a 550.

Gli Stati Uniti hanno anche attraversato il traguardo simbolico di 20.000 morti sabato.

Il bilancio americano diventa quindi il più pesante al mondo prima dell’Italia e della Spagna, rispettivamente con 19.468 e 16.353 morti.

Il paese ha anche registrato il maggior numero di decessi giornalieri nel mondo con circa 2.000 decessi. Di gran lunga la città più colpita è New York, le scuole pubbliche cittadine rimarranno chiuse fino alla fine dell’anno scolastico, ha già avvertito il sindaco Bill de Blasio.

Durante questo fine settimana di Pasqua, oltre un miliardo di cristiani, confinati nelle loro case come metà dell’umanità, hanno iniziato celebrazioni senza precedenti, senza adorazioni, in particolare sull’enorme Piazza San Pietro in Vaticano, di solito colma di fedeli.

Circa diecimila fedeli di solito partecipano alla Veglia pasquale.

Questa volta hanno partecipato solo una ventina di persone.

Nella sua omelia del Sabato Santo Papa Francesco ha invitato “a non cedere alla paura” e ha inviato un “messaggio di speranza”.

Arnaud Daniels