In un mondo in cui attori principali sono la frenesia e lo svolgere qualsiasi tipo di azione nel minor tempo possibile, ahimè anche il mondo del fashion ne subisce le conseguenze.

La morale e l’etica dell’universo moda diventano protagoniste del senso generale della lettera scritta da Giorgio Armani rivolta alla sfera del fashion.

Lettera, questa, pubblicata su WWD, Women’s Wear Daily, rivista dedicata agli addetti del settore.

Armani si scaglia contro il fast fashion, ormai divenuta la chiave degli acquisti moderni.

Questi ultimi hanno infatti sostituito e completamente capovolto l’idea di fare moda dello stilista, molto più portato alla creazione di abiti senza tempo, la cui qualità perdura nel tempo, piuttosto che al consumo continuo e smisurato di vestiti che di settimana in settimana cambiano negli store del giorno d’oggi.

Occorre rallentare i ritmi di produzione, ormai divenuti quasi assillanti e fare di questa crisi globale causata dalla diffusione del Covid-19, una reale e concreta opportunità per cambiare il sistema moda.

Non ha alcun senso esporre nelle vetrine merce per addirittura qualche stagione successiva, ma bisogna sottolineare la rilevanza di abiti che siano senza tempo e non comprati e buttati di stagione in stagione.

“Io non voglio più lavorare così, è immorale. È tempo di togliere il superfluo e ridefinire i tempi” sostiene lo stilista.

“Questa crisi è una meravigliosa opportunità per rallentare tutto, per riallineare tutto, per disegnare un orizzonte autentico e vero”.

C’ è bisogno di un ritorno all’ autenticità e, se pensato e scritto da un maestro di stile, di eleganza e di durevolezza nel tempo come Armani, occorre fare proprie le sue riflessioni.

gc