L’ Oktoberfest, festa popolare che si tiene a Monaco di Baviera in Germania, quest’anno avrebbe dovuto avere luogo tra il 19 settembre ed il 4 ottobre, viene rimandato al 2021 a causa della radicata diffusione dell’invisibile nemico del Covid-19.

Il festival, che si tiene ogni anno nel Theresienwiese, situato in un quartiere di Monaco, accoglie mediamente 6 milioni di visitatori l’anno, con un consumo di 7, 5 milioni di boccali di birra, per un totale di ben 450 milioni di euro per quanto concerne il giro d’ affari.

Ma, ahimè, il 2020 non darà l’opportunità della densissima affluenza e del considerevole consumo di birra, e gli appassionati provenienti da tutta Europa dovranno brindare da casa.

Niente palchi, niente concerti, niente file di panche e di tavoli, niente moltitudini di bicchieri e boccali, niente fiumi di birra.

Ecco così che il silenzio regnerà sovrano al di sopra dei rumori che come di routine coinvolgono la manifestazione.

Risulterebbe infatti troppo complicato mantenere le distanze di sicurezza tra i milioni di visitatori coinvolti e impossibile imporre alla maggioranza l’uso di mascherine.

Marcus Soeder ed il sindaco di Monaco hanno comunicato l’impossibilità di organizzare un evento, che accoglie un numero così elevato di presenze, a causa del rischio di una nuova ondata di contagi.

Lo stesso Soeder, politico tedesco e presidente della Baviera, il 21 aprile ha affermato: “Fa male, dispiace molto, ma quest’anno non è un anno normale. Tenere in piedi l’Oktoberfest sarebbe da irresponsabili”.

Ecco che allora tutti i fans della birra saranno costretti ad attendere dodici mesi e a brindare l’anno prossimo insieme alla bevanda più amata dai tedeschi.

Questo Paese, la cui supponenza e prosopopea sono acclarate nell’ambito sociale, scientifico ed economico, si trova questa volta in difficoltà nell’organizzare un evento simbolo che avrebbe dovuto avere luogo tra ben cinque mesi.

Così la Germania, “intoccabile” ed altezzosa ha dovuto inchinarsi e farsi sopraffare dalla presenza del nemico Covid-19.

Giulia Carena