In un continuo ed incessante inseguimento della ricchezza, ahimè, ci sono sfuggite di mano molte cose, come se la perseveranza, atteggiamento che per natura dovrebbe essere positivo, si sia trasformata in un inquieto ed ossessivo comportamento finalizzato soltanto a scopi personali.

Come se il bene comune non interessasse più a nessuno.

Tutt’ un tratto però è arrivato in maniera tragicamente invasiva in peggior nemico dei nostri ultimi decenni, il Covid.

Ed ecco che tutti noi ci siamo trasformati in formiche impotenti poiché ora, oltre al nostro perseverante inseguimento del denaro, siamo costretti a combattere e non essere inseguiti dal Coronavirus.

L’occidente: motore economico mondiale, milioni di persone del continente che viaggiavano in business class con il proprio Mac costantemente tra le mani, confuse in un assordante rumore portato esclusivamente dal potere.

Quella moltitudine di persone difficilmente ora sono in grado di affrontare la malattia mondiale del XXI secolo che, oltre il Covid, è la bramosia.

Siamo infatti divenute anime confuse in un assordante baccano causato esclusivamente dall’avidità e dal potere.

Abbiamo inoltre perso, a causa dell’incessante evoluzione mediatica, lo spirito della convivialità, che per natura contraddistingue l’uomo, e forse ora, vista l’impossibilità perfino di scambiarci un abbraccio, è proprio quello che ci manca.

Si dice che “ciò che non uccide fortifica” …bè, si spera che coloro che per grazia sono riusciti a sfuggire al virus abbiano imparato ad accontentarsi delle piccole cose, la cui odierna assenza si auspica diventi futuro insegnamento sui reali e raggiungibili valori della vita.

Come se nella realtà dell’incubo che stiamo attraversando, il nostro attuale e principale nemico ci stia paradossalmente dando una chance per cambiarci e rivoluzionare il nostro andamento passato.

Giulia Carena