Duecento anni fa nasceva Florence Nightingale, considerata la madre dell’infermieristica moderna in quanto fu la prima ad applicare il metodo sperimentale attraverso l’utilizzo della statistica, e a proporre un’organizzazione degli ospedali da campo.

“Mi chiedi perché non scrivo qualcosa… Io penso che i sentimenti di una persona si sprechino nelle parole, debbono tutti essere distillati in azioni, ed in azioni che portino a risultati.”

Durante questo oscuro periodo di diffusione della pandemia, le parole sopra enunciate di Florence, appaiono più che mai attuali.

La totalità degli infermieri di questo paese si è infatti unita per compiere azioni pratiche sui campi di battaglia, gli ospedali.

Sarà inoltre celebrata quest’ anno per la prima volta solo su web e social, la Giornata Internazionale dell’infermiere ed il bicentenario dalla nascita della grande Florence Nightingale, nata a Firenze nel 1820.

Così la Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, FNOPI, programma di onorare la ricorrenza del 12 maggio esclusivamente per via web, per diffondere numerosi contenuti inediti dedicati alla professione.

Nemmeno il ricordo di Florence si spegne a causa del Covid-19.

Per ricordarla, dalle ore 10 di martedì 12 maggio, FNOPI diffonderà sul proprio sito e sui canali social uno speciale in diretta dedicato a infermieri e cittadini.

“Il primo requisito di un ospedale dovrebbe essere quello di non far del male ai propri cittadini”.

Così affermava Florence, eroina antica che in particolar modo oggi diviene simbolo moderno da supportare e non da dimenticare.

“Siamo infermieri prima di tutto, e crediamo nella forza della relazione, dell’ascolto, dell’ inclusione, dell’autorevolezza che vince sull’autorità.”

Parole queste molto significative pronunciate da Barbara Mangiacavalli, presidente della FNOPI, che rappresenta gli oltre 440 mila infermieri presenti in Italia.

Nel 2020 più che mai, appare di enorme importanza omaggiare le migliaia di infermieri che ormai da più di due mesi stanno conducendo a testa alta un enorme guerra sul campo di battaglia del Covid.

La professione dell’infermiere ha come scopo il rapporto con i pazienti, attraverso il quale si intuisce quali possano essere i loro più importanti bisogni di salute e come fine ultimo quello di soddisfare queste necessità nel modo migliore.

gc