Governo assente e Lampedusa scoppia, sciopero generale
Dalle informazioni diffuse dal Ministero dell’Interno risulta che dal 1 gennaio al 28 agosto 2020 sono sbarcati 17.985 irregolari sulle nostre spiagge, di questi 7.581 sono tunisini, 834 algerini e 584 marocchini.
Ovvero 8.999 irregolari, il 50 percento, provengono da Magreb dove non ci sono guerre, non esiste la fame e la carestia, non vi sono dittature.
Visto l’assordante silenzio del premier Conte e del ministro Lamorgese, nel mese di luglio gli sbarcati sono stati 7.067 e ad agosto presumibilmente si supera la soglia delle 5.000 unità.
Nelle ultime ore la situazione è peggiorata ulteriormente a Lampedusa.
Un barcone con centinaia di migranti a bordo, circa 450 secondo una prima stima, è stato soccorso in queste ore a 4 miglia da Lampedusa mentre rischiava di capovolgersi a causa del forte vento di scirocco.
La tragedia è stata evitata grazie all’intervento delle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza, che hanno scortato l’imbarcazione in porto.
Il maxisbarco sull’isola, dove nelle ultime 24 ore erano approdati altri 500 migranti su una trentina di piccole imbarcazioni, ha fatto scattare una nuova emergenza e scatenato la protesta di un drappello di abitanti che hanno cercato di impedire il passaggio dei mezzi di soccorso sulla banchina.
Dal Viminale sottolineano che le partenze dalla Tunisia sono nettamente calate ad agosto rispetto al mese precedente, è innegabile che nelle ultime ore il flusso sia ripreso a pieno ritmo, come testimonia il bollettino degli ultimi sbarchi: 30 nella giornata di venerdì, altri otto sabato compreso l’arrivo dei 49 trasbordati dalla Lous Michel, la nave battente bandiera tedesca finanziata da Banksy, che ha soccorso nelle ultime ore 130 migranti. Una situazione aggravata dall’emergenza Covid-19 e dalle polemiche politiche che stanno arroventando questo ‘caldo’ agosto lampedusano.
“Se si fa arrivare un’imbarcazione così grossa significa che nel Mediterraneo non c’è nessun controllo da parte del Governo italiano, nessuna nave. Non si può far entrare un’imbarcazione con 450 persone in un’isola dove già ci sono 1.160 migranti nell’hotspot, materialmente non c’è più capienza. E non c’è un’idea di come trasferire migranti. Se il Governo ha deciso che Lampedusa deve diventare un hub, allora significa che faremo scioperi generali chiudendo tutto e vuol dire che il controllo lo faremo noi”.
A dirlo è il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, commentando in collegamento telefonico con Rai News 24 l’ennesimo sbarco di migranti sull’Isola, avvenuto nella notte con l’approdo di un barcone con 450 persone. Nell’hotspot di contrada Imbriacola ieri si contavano 1.160 migranti.
Se il Governo è assente e la responsabilità viene fatta ricadere sulla popolazione e sull’amministrazione stremata da sbarchi continui senza aiuto, c’è un problema serio di tenuta del Paese. Non è possibile continuare a tamponare tutte le emergenze solo perché il Governo e il presidente del Consiglio non accettano che siamo in uno stato d’emergenza.
Non si possono ricevere 57 sbarchi in tre giorni. Mandano i militari per controllare gli hotspot, ma i migranti escono lo stesso, neanche loro riescono”.
Il Governo non interviene e prosegue il silenzio assoluto del presidente Conte.
Le 450 persone appena sbarcate “non sappiamo dove metterle, il problema è serio e si sta dimostrando una grossa incapacità del Governo nella gestione del fenomeno. Mi chiedo: i soldi delle navi militari a cosa servono? Chi deve controllare il Mediterraneo? Posso capire non vedere un barchino, ma un’imbarcazione così come fa lo Stato a non vederla?”, conclude Martello.
Claudia Treves
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