Biologico e vegano eccellenti vini dell’Azienda De Biase
Di recente si sono affacciate sul panorama dell’enologia nazionale una DOC ed un’azienda che comincia a posizionarsi nelle graduatorie nazionali.
La DOC è il Grottino di Roccanova approvata con D. M. del 24 luglio 2009 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 10 settembre dello stesso anno la cui zona di produzione è concentrata in tre comuni della provincia di Potenza: Roccanova, Sant’Arcangelo e Castronuovo di S. Andrea.
Il disciplinare prevede quattro tipologie: rosso, rosso riserva, bianco e rosato. Il Comune di Roccanova conta 1.400 abitanti su una superficie di 61,7 km2, a Sant’Arcangelo i residenti sono 6.450 con una superficie di 89,1 km2 mentre le anime di Castronuovo di S. Andrea sono poco più di mille ed una superficie di km2 47,4.
In pratica l’intera area è di 198,2 km2 e gli abitanti sono 8.850, per cui molto probabilmente il Grottino di Roccanova si produce sulla più piccola superficie tra le DOC nazionali.
Per quelle fortuite coincidenze programmate nello stesso anno, il 2009, nasce l’Azienda Agricola De Biase a Castronuovo di S. Andrea, quasi al confine con la Calabria e con le province di Matera e Cosenza.
Uno di quei borghi medioevali che inorgoglisce l’Italia con vista le cime del Pollino e a pochi passi dalla diga di Monte Cotugno, la più grande d’Europa in terra battuta.
Un microclima ideale per i vigneti che vanno a comporre il Grottino di Roccanova.
Ai vertici dell’Azienda Agricola De Biase siede Laura Marino che può contare sulla preziosa collaborazione della madre Giovanna De Biase e del padre Giovanni Marino il quale nel 2009 decide di seguire anche l’attività della terra oltre che la sua impresa edile.
Quella della vigna è una passione che ha cullato dall’adolescenza e che ha riposto nel primo cassetto della memoria ma non appena gli è capitata l’occasione ha realizzato.
Complice e corresponsabile della metamorfosi è stata la moglie Giovanna De Biase.
Giovanni non ha seguito i suggerimenti del vecchio adagio “chi lascia la strada vecchia per la nuova sa ciò che lascia ma non sa ciò che trova”, ha seguito, invece, l’intuito e l’entusiasmo profuso che miscelati alla voglia di apprendere e alla volontà di produrre esclusivamente grappoli di eccelsa qualità.
Laura, Giovanna e Giovanni non si sono fatti abbagliare dall’ingordigia della quantità anzi, addirittura, si sono avventurati su un terreno nuovo e scivoloso come quello del bio e del vegano.
Hanno mantenuto saldo il timone ed hanno proseguito.
Oggi i numeri ed il mercato sono dalla loro e li premiano.
Giovanni non tergiversa, ha le idee chiare ed intende assecondarle.
“Con orgoglio posso affermare che l’Azienda Agricola De Biase è l’unica in Basilicata a produrre tutto con le direttive ed i regolamenti del biologico e del vegano. Una scelta difficile ed impegnativa ma che sono sicuro nel medio e lungo termine ci premierà. Ci atteniamo alle disposizioni in maniera maniacale, ogni lapillo deve essere incastonato nella sua posizione e solo così il mosaico diventa una opera d’arte. Al tramontar del sole quando si esce dai filari ci sentiamo tutti soddisfatti e ringiovaniti e guardiamo fiduciosi al domani”.
Ammirevole come impegno e determinazione, se poi sulla strada si incrocia Fabio Mecca, uno degli enologi più titolati ed esperti dal Garigliano in giù, ecco allora che le chimere si trasformano in poetiche realtà.
“Con Fabio la collaborazione è iniziata da pochi mesi ma sin dal primo giorno si è instaurato un ottimo feeling i cui risultati sono già visibili. Ho potuto notare la sua professionalità, la sua lungimiranza e la sua passione che esterna in ogni occasione. Non perde occasione per fornire suggerimenti e migliorie da apportare a tutta la filiera, a volte è bello ascoltarlo per il suo modo di esporre concetti e consigli. Sempre disponibile in qualsiasi momento della giornata e della settimana”.
Diciamo che ha trovato terreno fertile, lui semina e Giovanni raccoglie.
“Al momento usciamo con sette etichette, quattro rossi, un rosato e due bianchi per un totale di 30.000 bottiglie DOC ma l’obiettivo è di raggiungere le 50.000 dopo di che fermarsi”.
Altro obiettivo da perseguire è migliorare il comparto commerciale e marketing, con lo sguardo all’export.
Laura Marino ha la capacità di guardare oltre i confini e le pastoie burocratiche.
“Ad inizio anno abbiamo avuto contatti con aziende belghe ed inglesi, poi il Covid19 ha bloccato tutto, ma non appena la tempesta sarà alle spalle riallacceremo i rapporti. Purtroppo, la nostra regione non possiede una solida storia vinicola alle spalle, tranne poche eccezioni della zona del Vulture con l’Aglianico, per cui le sperimentazioni le facciamo sulla nostra pelle e con il nostro portafoglio. Bisognerebbe creare associazioni o consorzi per la divulgazione del brand e la valorizzazione, a livello nazionale e internazionale, del nostro vino”.
In diversi territori del Sud è un’impresa ardua quella di fare squadra e di convogliare le proprie energie su un obiettivo comune,isogna convincersi che unendo le risorse e le forze si può sperare in una crescita veloce e sostanziosa caso contrario si procede più lenti delle lumache.
Intanto la vendemmia 2020 è stata abbastanza soddisfacente dal punto di vista qualitativo seppure non altrettanto per la quantità, ma nell’aria vi sono sapori di bollicine.
“Con Fabio Mecca stiamo lavorando in tal senso, la nostra Malvasia è eccezionale e ciò ci incoraggia a sperimentare la nuova etichetta ma vogliamo muoverci con ponderatezza. Seguiremo, come al solito, le indicazioni ed i suggerimenti del nostro enologo”.
Per ora godiamoci i risultati conseguiti e guardiamo avanti. L’Azienda Agricola De Biase è una splendida realtà e Laura, Giovanna e Giovanni ne sono orgogliosi.
bruno galante
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