Donatella da Ginosa a Berlino sulle note de La vie en rose
Quando Salvatore Apollaro mi confidò che Donatella si stava esercitando su un brano di Edith Piaf rimasi impassibile, non volevo in alcuna maniera che si accorgesse della mia predilezione per la musica francese anni Sessanta come pure per le canzoni postbelliche e quelle degli anni Trenta.
La mia sterminata predilezione per Jacques Brel, Gilbert Becaud, Yves Montand, Charles Aznavour che era stato scoperto e proiettato sul palcoscenico musicale nazionale da Edith Piaf.
Ogni volta che valico le Alpi e calco il suolo gallico devo affacciarmi in qualche rivendita musicale per infoltire ulteriormente il mio già ricco archivio discografico francese.
Trascorre qualche giorno e mi fa ascoltare La vie en rose cantata dalla sua secondogenita. L’interpretazione avrebbe di certo ottenuto il consenso, e forse anche l’applauso, della diva parigina.
Conoscendo Donatella, Salvatore e Rosanna (la moglie) so bene che non amano bluffare e che ogni brano cantato dalla figliola è frutto delle sue corde vocali senza aggiunte e modifiche.
Per settimane e settimane mi hanno aggiornato sui progressi canori della tredicenne che migliora e si perfeziona musicalmente giorno dopo giorno.
Tempo fa discorrendo con il mio amico cantautore Antonio Labate gli ho suggerito di ascoltare il brano musicato dal compositore catalano Louis Guglielmi e fattolo divenire famoso su tutto il pianeta da Edith Piaf ed interpretato dalla ginosina, il suo primo commento è stato: “La sua intonazione è perfetta”.
Gli ho spiegato che Donatella è stata prescelta per rappresentare l’Italia all’Euro Pop Contest Grand-Prix “Berliner Perle” giunto alla sua 19° edizione e si svolgerà a Berlino il 18-19-20 dicembre.
Labate sostiene che nella capitale tedesca è ancora salda la tradizione musicale degli anni Sessanta e Settanta e da quelle parti nutrono parecchia simpatia per i brani melodiosi del passato per cui è lecito nutrire spiragli di ottimismi sull’esito finale.
Per quanti fossero all’oscuro sul Berliner Perle serve rammentare che è un concorso ideato per promuovere i giovani talenti, consentire loro di dimostrare le proprie capacità canore e salire alla ribalta internazionale al cospetto di una giuria formata da professionisti.
I partecipanti sono divisi in tre fasce di età: 10-13, 14-17 e 18-24.
Quest’anno causa la pandemia del Covid la manifestazione si svolgerà online.
Altro particolare incoraggiante è il responso decisamente positivo che Donatella ha incassato dagli appassionati d’oltralpe, a migliaia sono pervenuti i like da Parigi, Lione e Marsiglia e se i cugini applaudono e sostengono una italiana che interpreta il brano planetario di una delle colonne portanti della canzone francese è solo perché se lo merita.
Ciò che ha fatto salire alla ribalta nazionale la tredicenne ginosina sono state le decine di migliaia di consensi ottenuti sul social network Tik Tok dove ha spopolato per diversi giorni.
Per la cronaca è utile precisare che la giovane adolescente si è avvicinata alle note musicali da ottobre 2018 su segnalazione di Pietro Guzzi.
Intanto Donatella prosegue a studiare e a frequentare l’Accademia dei Due Mari a Taranto, piccolo atelier della musica per giovani artisti tarantini guidati dalla fondatrice e direttore artistico Francesca Sisto.
Salvatore e Rosanna fingono calma e tranquillità ma la mente è oramai domiciliata a Berlino e al dopo Berlino.
Croisons les doigts.
bruno galante
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