Un appello a frugarsi, rivolto anche ai pisani
La testata storica il Vernacoliere vive delle giornate poso assolate, volentieri accogliamo l’invito di Mario Cardinali e pubblichiamo il suo accorato appello per la sopravvivenza del periodico labronico con l’auspicio che siano in tanti ad aderire e sostenere.
“Cari lettori, cari amici, il Vernacoliere sta sempre più lottando per la sua sopravvivenza.
Un po’ la crisi economica generale, un po’ la crisi particolare dell’editoria cartacea, un po’ infine il Covid, fatto è che le edicole sono sempre meno frequentate e sempre più sbarrate.
E il Vernacoliere, da sempre libero da sussidi e finanziamenti per amor di libertà, spoglio anche di pubblicità per precisa scelta editoriale da quasi quarant’anni, vive e sopravvive di sole vendite in edicola e per abbonamento.
Gli abbonamenti, ecco.
Ce ne occorrono almeno cinquemila in più, cinquemila nuovi abbonati per garantirci una base economica che ci permetta di mantenere ancora in vita la nostra testata, dopo sessant’anni di esistenza, dai tempi del Livornocronaca nato settimanale di controinformazione nel 1961 e poi divenuto il Vernacoliere mensile satirico nel 1982.
Abbonamenti all’edizione cartacea, precisiamo, poiché la pirateria informatica, con la riproduzione e diffusione gratuita dei nostri PDF, ci ha obbligato a interrompere già da tempo gli abbonamenti online.
E dunque, per i tanti che in particolare su Facebook si sperticano di elogi nei nostri confronti, che puntualmente ogni mese si congratulano per ogni nuova locandina del Vernacoliere, che dichiarano di adorarci per l’umorismo, per la satira e per il libero pensiero, per tutti costoro e per quanti vorranno aiutarci fattivamente è arrivato il momento di farci vedere – ove possibile ovviamente – la loro riconoscenza pratica: un abbonamento.
E chi è già abbonato potrà ancor di più aiutarci procurandoci nuovi lettori che vogliano anch’essi abbonarsi: amici, parenti, conoscenti, persone comunque interessate anch’esse all’umorismo dissacrante e alla riflessione critica.
Ecco dunque: la nostra libertà di continuare a opporci – satiricamente ed anche seriamente, e in irrispettoso incoercibile linguaggio popolare – agli imbrogli e alle prepotenze dei Palazzi e dei vari Autorevoli Personaggi è infine nelle vostre mani.
Frugatevi – come si dice a Livorno – contribuendo, con i 27 euro d’un abbonamento annuale, alla nostra libertà di contribuire anche alla libertà vostra.
Libertà di satiricamente ridere, e ridendo riportare a livelli terreni chi del suo potere fa ascensore per i propri infiniti cieli di vanità, d’arroganza e di prepotenza.
Facendo sempre e comunque pagare a noi popolo sottoposto le sue infinite istituzionali e private ruberie.
A tutti gli altri lettori, quelli che già ci comprano in edicola, un caldo invito a continuare e un caldissimo grazie per tanto preziosa solidarietà.
PS – E perdonatemi – e qui parlo in prima persona – se stavolta ho dedicato l’editoriale ai fatti del Vernacoliere. I fatti nostri.
Che sono però anche vostri, di voi splendida comunità di lettori. E tutto allora si tiene, nel comune interesse a una scelta di pensiero. E di vita”.
Mario Cardinali editore e direttore
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