Maradona ora gioca tra le stelle, ciao Diego
Ogni volta che lo vedevo giocare sorgevano spontaneamente due sentimenti uno di ammirazione per quel che combinava con la sfera di cuoio e uno di quasi rancore perché non lo vedevo dare spettacolo con la maglia a strisce bianche e nere.
In campo faceva tutto quello che gli passava per la mente, per fermarlo bisognava bloccargli le caviglie ed in pochissimi ne sono stati capaci.
Appena ne è venuto a conoscenza Pelè ha scritto “Che triste notizia. Ho perso un grande amico e il mondo ha perso una leggenda. C’è ancora molto da dire, ma per ora possa Dio dare forza ai membri della famiglia. Un giorno, spero che potremo giocare a palla insieme nel cielo”.
Tutto il mondo del calcio piange colui che ha scritto pagine indelebili ed ha insegnato a generazioni di calciatori come muoversi sul rettangolo verde e come accarezzare il pallone.
Nato il 30 ottobre 1960 è stato vittima di un arresto cardiaco nella sua casa a Tigre a nord di Buenos Aires dove si era stabilito dopo un intervento chirurgico alla testa.
L’Argentina piange il suo idolo nazionale ed è stato dichiarato lutto nazionale per tre giorni.
Il Presidente della Repubblica Argentina Alberto Fernandez ha dichiarato “Ci hai portato in cima al mondo. Ci hai reso immensamente felici. Eri il più grande di tutti. Grazie per essere esistito, Diego ci mancherai per tutta la vita”.
Anche Leo Messi ha voluto ricordarlo con le lacrime nel cuore “Un giorno molto triste per tutti gli argentini e per il calcio. Ci lascia ma non se ne va, perché Diego è eterno. Ricordo con molta commozione tutti i bei momenti vissuti con lui”.
Grazie Diego per tutto ciò che hai dato al calcio, ora lassù continuerai a far divertire tutti e sarai in ottima compagnia con Alfredo Di Stefano, Valentino Mazzola, Johan Cruijff.
la Redazione
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