Giulio Deangeli un genio di 25 anni, 4 lauree in 4 mesi
Il suo obiettivo è quello di sconfiggere un giorno le malattie neurodegenerative.
Giulio Deangeli, 25 anni di Este nel padovano.
È uno di quei fenomeni che nascono una tantum nello studio, nello sport, nella vita. Il suo destino è quello di primeggiare negli studi dove consegue il massimo dei voti.
Già durante la frequenza al Liceo Giovan Battista Ferrari di Mestre si era messo in ottima evidenza nel 2013 partecipando e aggiudicandosi le Olimpiadi delle Neuroscienze disputatesi a Trento nel dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università a seguito delle quali aveva ottenuto la borsa di studio per rappresentare l’Italia all’International Brain BEE (IBB).
Da Este si trasferisce a Pisa per iscriversi alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa alla facoltà di Medicina nel contempo studia anche Biotecnologie, ogni esame è un trenta e dopo aver ricevuto il plauso dall’intero corpo docente, messe in cassaforte le prime due lauree, si applica sui testi di Ingegneria Biomedica dove ottiene il terzo 110 e lode.
Non pago delle tre pergamene si preoccupa della quarta, magistrale in Biotecnologie Molecolari, la cui tesi ha sostenuto mercoledì 9 dicembre. 150 esami in quattro anni con il massimo dei voti in tutte le materie.
Ragazzo semplice e modesto per lui tutto sembra logico, scontato e normale.
Ci ha tenuto a precisare:
“Studio parecchie ore al giorno anche 18 quando sono sotto esami. Però non mi costa fatica, la mia è prima di tutto una grande passione. Amo conoscere, arricchire il mio sapere e spero che impegno e dedizione quasi totale mi portino a dare un contributo per sconfiggere le malattie degenerative”.
“Non appena conseguita la quarta laurea e il Master d’Eccellenza al Sant’Anna di Pisa, volerò a Cambridge per il dottorato di ricerca in neuro scienze di tre o quattro anni. Andare a studiare all’estero mi riempie di orgoglio perché è una prestigiosa opportunità”.
“Non so dove sarà il mio futuro lavorativo, ma quel che è certo da ora è che mai taglierò i contatti con l’Italia anche se non dovessi stabilirmi nel nostro Paese. Ricerca è internazionalità, sarei comunque felice di fare esperienze nel mondo e portarle qui a beneficio di tutti”.
È l’unico italiano ad aver ottenuto la borsa di studio mondiale nella prestigiosa Harvard HIP Scholarship, l’unica di ricerca dell’ateneo americano aperta a studenti internazionali.
Il 27 novembre ha pubblicato sulla rivista Science, in collaborazione con altri scienziati, un articolo titolato “In vivo Perturb-Seq reveals neuronal and glial abnormalities associated with autism risk genes”, frutto del progetto di ricerca a cui ha partecipato ad Harvard e al MIT.
Una stella che porterà splendore al nostro Paese e della quale ne siamo orgogliosi.
Claudia Treves
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