I soci approvano la fusione Fca-Psa: nasce Stellantis
Via libera alla nascita di Stellantis, il gruppo che nei piani del presidente John Elkann sarà “il pioniere della mobilità sostenibile”. Il sì definitivo al matrimonio tra Fca e Psa è arrivato dalle due assemblee straordinarie degli azionisti che hanno ratificato l’accordo annunciato alle fine del 2019.
Dalle nozze tra il gruppo italiano e quello francese nasce un colosso dell’automotive con una capitalizzazione da oltre 44 miliardi di euro: un’operazione che chiude quel percorso di consolidamento del settore voluto e avviato dal compianto ex ad del Lingotto, Sergio Marchionne.
Primo azionista di Stellantis sarà proprio la Exor della famiglia Agnelli, che controllerà il 14,4% del nuovo player dell’auto.
Dietro al gruppo guidato dall’erede dell’Avvocato, John Elkann, ci saranno la famiglia Peugeot con il 7,2%, lo stato francese che attraverso Bpi avrà il 6,2% e i cinesi di Dongfeng con il 5,6%: saranno loro i principali soci di Stellantis, che avrà sede in Olanda, dove gli azionisti potranno sfruttare i diritti sul voto multiplo, stringendo la presa sul gruppo.
Alla luce degli accordi tra i soci le quote di Dongfeng e dell’Eliseo dovrebbero scendere, mentre dovrebbe rafforzarsi la famiglia Peugeot.
Carlos Tavares resterà amministratore delegato del gruppo, una casa automobilistica che potrebbe arrivare a fatturare 200 miliardi di euro producendo 9 milioni di veicoli l’anno.
Il manager sarà l’undicesimo uomo in un consiglio d’amministrazione pariteticamente diviso fra la componente italo-americana di Fca e quella francese di Psa. Presidente del gruppo sarà John Elkann, mentre l’attuale capo azienda di Fca, Mike Manley che raccolse l’eredità di Marchionne, si occuperà del mercato americano.
La fusione che dovrebbe essere completata entro il primo trimestre dell’anno porterà sinergie annuali per circa 5 miliardi di euro l’anno.
“Il ruolo di azionisti di riferimento che abbiamo svolto da oltre un secolo è stato determinante, fornendo capitali e coraggio, sia in tempi buoni che in tempi difficili. La nostra lunga esperienza dimostra che i momenti segnati dai cambiamenti più profondi sono quelli che offrono le migliori opportunità. In queste occasioni, il nostro impegno di proprietari sempre presenti e dedicati, insieme allo spirito imprenditoriale del nostro fondatore, si sono rivelati decisivi” ha detto Elkann aprendo l’assemblea degli azionista di Fca.
Al momento della fusione, Stellantis si trova al quarto posto tra i marchi globali, dopo Volkswagen che arriva a 10,9 milioni di auto, Toyota a quota 10,7 milioni e Renault Nissan che si attesta a 10.
Scivola al quinto posto General Motors con i suoi 7,7 milioni di veicoli.
Come detto, l’obiettivo dichiarato dal gruppo è quello della mobilità del futuro insieme al raggiungimento dei nuovi target normativi globali sulle emissioni di CO2.
In particolare, Stellantis potrà contare su una robusta base per promuovere e stimolare ulteriormente l’innovazione e determinare lo sviluppo di competenze all’avanguardia nel campo dei veicoli alimentati a energie alternative, della mobilità sostenibile, e della guida autonoma e connessa.
Dopo il via libera dell’Antitrust Ue e l’ok delle due assemblee, dunque, manca solo l’autorizzazione formale per la quotazione di Stellantis alle Borse di Parigi, Milano e New York: “Siamo pronti a investire in misura cospicua per affrontare le sfide che dovremo affrontare e preparare un futuro brillante” ha detto Tavares.
Dal punto di vista industriale Stellantis potrà contare sulla forte presenza di Fca in Nord America e in America Latina e sulla solidità di Psa in Europa.
Avrà una presenza geografica molto più bilanciata dei due marchi presi singolarmente, con il 46% dei ricavi generati in Europa e il 43% in Nord America, inoltre, il matrimonio permetterà al nuovo gruppo di ridefinire la propria strategia in altre regioni, a cominciare dall’Asia.
Il nuovo gruppo manterrà tutti i 15 marchi attuali delle due società (Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Dodge, Fiat, Fiat Professional, Jeep, Lancia, Ram, Maserati, Peugeot, Citroen, Ds Automobiles, Opel e Vauxhall) e avrà 400.000 dipendenti.
I 5 consiglieri scelti da Fca sono John Elkann, Andrea Agnelli (dal 2014 nel cda di Fca e consigliere di Exor), Fiona Clare Cicconi (responsabile delle risorse umane di Astrazeneca, indicata quale rappresentante dei dipendenti), Wan Ling Martello (già manager di Nestlé e Walmart, dal 2020 socio e fondatore della società di private equity BayPine), e Kevin Scott (manager di Microsoft).
I 5 consiglieri scelti da Psa e dai suoi azionisti di riferimento sono invece Robert Peugeot (presidente di Ffp, holding della famiglia Peugeot) che sarà vicepresidente, Henri de Castries (ex numero uno di Axa), Nicolas Dufourcq (manager francese), Ann Frances Godbehere (manager canadese con incarichi nel settore assicurativo e minerario-petrolifero) e Jacques de Saint-Exupery (rappresentante dei lavoratori di Psa).
Anselmo Faidit
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