Ricavi faraonici per le aziende farmaceutiche
Il dibattito sull’abolizione dei brevetti delle case farmaceutiche sui vaccini contro il Covid19 alla fine è esploso.
La presa di posizione di Joe Biden a favore si dovrà confrontare con la contrarietà di alcuni governi come quello tedesco e naturalmente delle aziende farmaceutiche.
I motivi sono chiari.
Mancherebbe una prospettiva di ritorno economico dal lavoro fatto sui vaccini e nel futuro non vi sarebbe un incentivo a investire importanti risorse per trovarne di nuovi, magari per contrastare pandemie simili all’attuale o a varianti del Covid19 stesso.
Eppure, dicono chi all’abolizione del brevetto è a favore, non solo le aziende hanno ricevuto ingenti contributi pubblici, che hanno sostituito gli investimenti privati, ma i vaccini hanno provocato un fatturato extra, che anche se fosse una tantum rimarrà nelle casse delle imprese generando utile che potrà essere utilizzato per investimenti.
I dati da poco pubblicati sul primo trimestre del 2021 parlano chiaro. Il vaccino creato dalle aziende farmaceutiche sta portando i propri frutti in termini economici.
La infografica è su Pfizer, ma anche Moderna e Astrazeneca hanno visto incrementarsi, pur se in modo molto diverso, il fatturato in questo primo scorcio di anno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
I ricavi di Pfizer nel primo trimestre 2021 sono state di 14 miliardi e 582 milioni di dollari, il 44,6% in più che nel primo del 2020.
E gran parte di questo incremento, manco a dirlo, è merito del decollo delle entrate del comparto vaccini.
Che prima della pandemia in realtà era tra le linee meno importanti dell’azienda americana.
Aveva generato nei primi tre mesi del 2020 1 miliardo e 611 milioni di fatturato, meno di quello realizzato nel campo dei farmaci oncologici, di quelli che si occupano di medicina interna e di quelli ospedalieri.
Ognuno di questi segmenti aveva avuto vendite superiori ai 2 miliardi di dollari.
Nel 2021 è cambiato tutto.
I vaccini sono la prima fonte di reddito per Pfizer, con entrate di 4 miliardi e 894 milioni, il 203,8% in più rispetto a un anno fa.
Il vaccino anti-Covid, sviluppato dalla tedesca BioNTech e industrializzato da Pfizer, è valso da solo 3,5 miliardi di fatturato. E tuttavia aumenti si sono avuti anche per le altre linee di farmaco.
In particolare quelli oncologici, che hanno visto un incremento del 17,5% delle vendite.
Si tratta di un mercato che da anni è forte espansione, grazie all’adozione sempre più diffusa di farmaci biologici.
Ma è stata superiore al 10% anche la crescita del fatturato dovuto a farmaci per la medicina interna e ospedalieri.
Se c’è un caso che dimostra il valore del vaccino per le aziende farmaceutiche è quello di Moderna, altra impresa americana però molto più giovane e soprattutto piccola di Pfizer.
Nata solo nel 2010, si occupa come BioNTech proprio di biotecnologie che si basano sull’utilizzo del Rna messaggero.
Nel 2020 ha avuto un fatturato solo di 233 milioni di dollari, di cui solo 8 nel primo trimestre.
Ebbene, nel primo trimestre del 2021 questo è decollato fino a raggiungere un miliardo e 937 milioni.
Nessun confronto è realmente possibile.
In questo caso il vaccino contro il Covid rappresenta il grande game-changer che ha stravolto, in positivo, l’azienda.
Si dovrebbe attendere fino a fine anno per parlare di utili, già in questo primo scorcio di anno è evidente l’effetto di queste entrate extra.
Ammontano nei primi tre mesi del 2021 a un miliardo e 221 milioni di dollari.
Ancora poco se paragonata ai 4 miliardi e 877 milioni di Pfizer.
Anche in questo caso l’utile è naturalmente in crescita, di circa il 45%.
Le cose sono andate bene anche a Astrazeneca.
Il vaccino per questa azienda farmaceutica non ha tuttavia rappresentato una grande svolta, essendo quello creato molto meno costoso e remunerativo.
Il contributo al fatturato dell’azienda anglo-svedese del vaccino Vaxzevria è stato per il primo trimestre del 2021 di 275 milioni di dollari, che è solo il 4% di tutte le entrate del periodo, 7 miliardi e 320 milioni.
Ha però fatto in modo che la crescita annua fosse dell’11% rispetto al +7% che vi sarebbe stato senza.
L’attesa della popolazione mondiale ora è che l’impatto del vaccino sulle aziende farmaceutiche sia solo il prodromo di quello che il vaccino stesso dovrebbe avere su tutta l’economia, favorendo la ripresadalla crisi.
I dati si riferiscono al primo trimestre 2021 Fonte: Pfizer, Moderna, Astrazeneca
Riccardo Dinoves
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