“Acqua dal cielo e dai fiumi”, così un giovane tedesco ha descritto il disastro maltempo che ha flagellato la Germania, colpito il Belgio meridionale, il Lussemburgo e Olanda. Anche se meno grave, l’allerta riguarda anche la Svizzera.

L’allerta rimane anche oggi con varie città sotto osservazione. Nonostante la difficoltà, un primo bilancio provvisorio parla di oltre 90 vittime in Germania e 12 in Belgio ma la situazione è in costante evoluzione.

L’alluvione ha stravolto con pioggia e fango case, macchine e persone. Al momento vi sono 1.300 dispersi nel circondario di Ahrweiler nella Renania-Palatinato in Germania a sud di Colonia.

Persone di cui non si hanno più notizie, si spera a causa del blackout nelle comunicazioni: sono andate in tilt gran parte delle linee fisse ma anche quelle mobili come pure l’elettricità. Interrotte le forniture di energia elettrica per almeno 165.000 persone, stando alle prime cifre disponibili.

In particolare in Germania e Belgio le strade si sono trasformate in fiumi che hanno spazzato via le auto e causato il crollo di case.

Il maltempo ha colpito anche Lussemburgo e Paesi Bassi, dove alcuni quartieri di Maastricht sono stati evacuati. Investita, in forma meno grave, anche la Francia.

Allerte sono state emanate in numerose città e Paesi: Liechtenstein,  Lussemburgo, Zurigo, Bruxelles, Lione, Grenoble Strasburgo, Basilea, Gievra, Berna, Lille, Ghent, Antwerp, Liegi, Calais, Dunkirk, Digione, Reims, Metz, Mulhouse, Charleroi, Beaune e Losanna.  

Angela Merkel, impegnata a Washington nella sua ultima visita di Stato negli Usa per una bilaterale con Joe Biden, ha interrotto la missione per commentare il disastro la parola dalla capitale americana ed esprimere personalmente cordoglio per le vittime.

“È una tragedia”, ha dichiarato la cancelliera senza ridimensionare. Sono sconvolta dalle notizie che mi arrivano, località sommerse dall’acqua dove molte persone sono in estrema difficoltà persone in grande emergenza si salvano o vengono salvate. Sarà fatto ogni sforzo per ritrovare i dispersi”.

Ha assicurato tempestività per erogare gli aiuti necessari per la ricostruzione, in un contesto per ora dai danni incalcolabili. 

“La sofferenza continua ad aumentare”, ha detto all’emittente ZDF il premier della Renania-Palatinato Malu Dreyer, aggiungendo che più di 50 persone sono morte a causa delle inondazioni solo nel suo stato.

Le infrastrutture sono state completamente distrutte e per la ricostruzione servirà molto tempo e tanto denaro, ha affermato.

Le reti di telefonia mobile sono crollate in alcune delle regioni colpite dalle inondazioni, il che significa che la famiglia e gli amici non sono in grado di rintracciare i propri cari.

Più a nord, a Erftstadt vicino a Colonia, venerdì mattina le case sono crollate e le squadre di soccorso lottano per aiutare i residenti che erano tornati alle loro case nonostante gli avvisi.

Molte persone sono ancora nelle case e molte sono disperse. Una fuga di gas ha ulteriormente ostacolato i soccorritori mentre cercavano di raggiungere le persone bloccate in barca.

Le strade intorno a Erftstadt sono impraticabili poiché spazzate via dalle inondazioni.

Una diga vicino al confine belga, la Rurtalsperre, è stata allagata durante la notte mentre un’altra, la Steinbachtalsperre tra Ahrweiler ed Erftstadt, era instabile. Diverse dighe in alcune parti del paese sono già scoppiate.

Il bilancio delle vittime è il più alto di qualsiasi catastrofe naturale in Germania dall’alluvione mortale del Mare del Nord nel 1962 che uccise circa 340 persone. 

Lo schianto di un treno ICE ad alta velocità nel 1998 ha ucciso 101 persone.

Le inondazioni del fiume Elba nel 2002, che all’epoca furono annunciate dai media come “inondazioni avvenute una volta ogni secolo”, uccisero 21 persone nella Germania orientale e più di 100 in tutta la più ampia regione dell’Europa centrale.

Venerdì il parlamento della Renania settentrionale-Vestfalia terrà una riunione d’emergenza sulle alluvioni.

Il ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer ha dichiarato alla rivista Spiegel che il governo federale mira a fornire sostegno finanziario alle regioni colpite il più rapidamente possibile, aggiungendo un pacchetto di misure che dovrebbe andare al governo per l’approvazione mercoledì.

Riccardo Dinoves