Partita la campagna elettorale in Germania
Se i tedeschi andassero a votare domani per il Cancelliere sceglierebbero senz’altro Olaf Scholz, il ministro delle finanze che ha appena aperto la campagna elettorale ed è già il favorito dei sondaggi.
Ma in Germania non c’è l’elezione diretta e il suo partito, Spd, è sempre dopo la Cdu.
Questo sarà il suo cavallo di battaglia nella campagna elettorale per le elezioni parlamentari del 26 settembre:
Le persone non guadagnano abbastanza. Molti cittadini lavorano sodo e guadagnano troppo poco. Il mio obiettivo è di portare il salario minimo a 12 euro l’ora. Voglio farlo nel primo anno di mandato.
“1300 persone, tanti incoraggiamenti e applausi: l’inizio della fase di campagna elettorale a Bochum mi ha dato molta energia – scrive Scholz su Twitter – Tanti cittadini vogliono cambiare qualcosa nel nostro Paese, lo si può sentire chiaramente oggi”.
Il successore di Angela Merkel alla Cdu, Armin Laschet, non ha la sua popolarità.
Anche lui cerca di spingere sui temi del lavoro.
Per questo è andato in visita alla fabbrica di Tesla a Gruenheide, vicino Berlino, e si è fatto immortalare assieme al patron Elon Musk.
In questo stabilimento verranno prodotte auto elettriche dall’autunno. Laschet si è pronunciato a favore della riduzione “dei lacci” burocratici che in questo momento ostacolano la conclusione dei lavori.
“I lacci che in questo momento frenano in modo decisivo” la prosecuzione dei lavori “devono essere rimossi in modo da poter mettere in pratica questa svolta energetica” ha detto Laschet. Musk ha elogiato il candidato cristiano-democratico. “Sembra un grande uomo” ha detto.
“Dal 2017 mi batto per una maggiore mobilità elettrica nella Renania settentrionale-Vestfalia – scrive Laschet su Twitter – Abbiamo triplicato le nuove immatricolazioni rispetto all’anno precedente. La neutralità climatica può essere raggiunta solo con maggiore velocità. I nostri regolamenti sono fuori tempo massimo rispetto agli accordi di Parigi. Sono d’accordo con Elon Musk: dobbiamo accelerare le procedure di pianificazione e approvazione”.
I Verdi in 42 ore hanno ricevuto oltre 100mila euro in donazioni in risposta alla campagna diffamatoria organizzata da un ex esponente della Cdu, David Bendels.
“C’è stata un’ondata di solidarietà e sostegno” ha detto il responsabile economico del partito Michael Kellner. Da qualche giorno nei principali spazi disponibili per i manifesti elettorali era comparsa una campagna firmata #schifezzaverde dove, accanto all’immagini di girasoli appassiti, apparivano dei motti contro il partito ambientalista: “sterminio dell’industria”, “annientamento dei posti di lavoro”, “azzeramento del benessere”, “socialismo”, “divieti”.
La campagna pubblicitaria contro i Verdi è opera di un’agenzia di comunicazione, Conservare GmbH, che fa capo all’ex politico della Cdu David Bendels, ora caporedattore del quotidiano di ultra-destra Deutschland Kuriers e presidente di un’associazione che aveva prodotto materiale elettorale per il partito di destra estrema Alternative fuer Deutschland (Afd).
Piero Vernigo
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