Sbarchi sette volte in più rispetto al 2019
Come ogni estate il tema sbarchi e migranti torna sotto i riflettori dei media.
Tanto più in questi giorni con la crisi afghana e le immagini terrificanti dei civili che cercano in tutti i modi di lasciare la propria terra ormai quasi del tutto in mano talebana. Biden e lo stesso Mario Draghi hanno più volte sottolineato l’importanza di salvaguardare chi in questi 20 anni di guerra ha lavorato al fianco delle truppe della Nato.
Ma quantificare il numero di potenziali migranti è decisamente difficile.
L’Unione Europea ha parlato di potenziali 2 milioni di migranti, ma la Turchia sta costruendo nuovi muri sulla rotta e ha dichiarato che non sono più di 300mila i profughi che sono entrati nel proprio territorio.
Mentre l’Occidente studia corridoi umanitari e sostegni ai Paesi limitrofi, l’Italia non è esente da un’emergenza che prescinde da quella in Afghanistan.
Infatti, al 23 agosto 2021 il numero di migranti nel nostro Paese è duplicato rispetto al 2020 ed è più di sette volte superiore alla stessa data del 2019.
Il grafico diffuso dal Ministero dell’Interno mostra il numero di sbarchi mese per mese dal 2018 ai primi mesi del 2021.
Il risultato è lampante: il 2020 è stato un anno record con sbarchi mensili che hanno superato quota 7mila.
Guardando i numeri assoluti per anno, notiamo che nel 2020 il Ministero dell’Interno ha registrato quasi il triplo di sbarchi di immigrati rispetto all’anno precedente.
Nel 2019 furono in totale 11.471, nel 2020 addirittura 34.154. Ma nel 2021, fermandoci al 23 agosto, abbiamo già superato l’anno precedente con 35.693 migranti sbarcati.
Un altro dato che emerge è che la stagionalità estiva degli sbarchi a cui eravamo abituati non è più attuale.
Certamente d’estate le pericolose traversate aumentano grazie alle condizioni meteorologiche, ma quel che più influenza il numero di sbarchi è la politica interna italiana.
Al 31 dicembre 2018 il Dipartimento della Pubblica sicurezza ha contato un totale di 23.370 migranti sbarcati, comunque in calo rispetto all’anno precedente per l’adozione della linea Minniti del 2017.
Al 31 dicembre 2019, invece, anno dei decreti Sicurezza di Salvini seguito poi dell’esecutivo Conte II a settembre, il numero totale di persone cala a 11.471.
Poi dal governo gialloverde si è passati a quello giallorosso e i numeri son tornati a salire rapidamente con i problemi di collocamento in periodo Covid e di ricollocamento tra i Paesi europei.
Con Draghi la linea politica di gestione del fenomeno è rimasta pressoché invariata con la continuità della ministra Lamorgese, ma i numeri mostrano un deciso incremento del fenomeno.
Ad anno in corso possiamo prendere solo in considerazione i numeri ufficiali fino al 23 agosto.
Dal 1° gennaio 2021 sono sbarcate 35.593 persone. Nello stesso periodo di tempo il dato del 2020 era di 17.500 migranti sbarcati e nel 2019 di appena 4.736.
Quello del 2021 è un dato più di sette volte superiore rispetto al 2018.
C’è però un altro dato che non migliora, quello dei minori stranieri non accompagnati.
Nel 2020 ci fu un picco di migranti minori che affrontavano il viaggio senza i genitori o senza tutori, erano addirittura 4.687 in tutto l’anno.
Un numero esagerato se si pensa che nel 2019 la quota era di 1.680.
Ora, purtroppo, il numero è salito ulteriormente toccando quota 5.468 al poco più di metà anno.
Rispetto ai numeri dello scorso anno sono cambiati anche i Paesi di provenienza dei migranti. Al primo posto troviamo sempre la Tunisia, quest’anno con 9.678 migranti, al secondo posto c’è il Bangladesh con 4.840 migranti e al terzo posto l’Egitto con 2.875 persone arrivate in Italia.
Seguono, non molto distanti i migranti provenienti dalla Costa d’Avorio a 2.508, la Guinea 1.559 e l’Eritrea a 1.503.
Sale di posizione l’Iran con 1.479 persone migranti.
I dati si riferiscono al 23 agosto 2021 Fonte: Ministero dell’Interno
Raimondo Adimaro
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