Fabio Quartararo blinda il comando della classifica e aggiunge altri 4 punti di vantaggio su Checco Bagnaia.

Ma la notizia della 15^a tappa del circuito mondiale è il ritorno alla vittoria di Marc Marquez che con questo podio si porta in 7^a posizione nella graduatoria generale.

Marquez ha firmato un successo straordinario nel GP texano Red Bull Grand Prix of the Americas di Austin, dominando ogni metro della pista in tutti i 20 giri in programma.

Partito dalla terza casella, lo spagnolo si è imposto subito sugli avversari senza voltarsi indietro e ha disputato una prova da protagonista, così come ha fatto negli altri sei GP vinti qui.

Questo suo secondo successo stagionale vale il 450° podio per il team Repsol Honda.

Non ha avuto rivali Marquez, inseguito per tutta la gara da Fabio Quartararo che non è riuscito a fare meglio del secondo posto.

Un risultato importante per lui che ha così allungato su Francesco Bagnaia, terzo al traguardo dopo una gara che l’ha visto anche sesto.

Il piemontese della Ducati ha perso posizioni all’inizio per poi riuscire a ricucire il gap con i piloti davanti e incamerare un altro podio.

Bagnaia se l’è dovuta vedere con Jorge Martin per il terzo posto, ma lo spagnolo ha poi ricevuto una penalità (long lap penalty) per aver tagliato le curve 4 e 5.

Così il pilota del team Pramac ha perso una posizione a favore di Alex Rins, che è arrivato ai piedi del podio con Suzuki, e Martin è stato il primo pilota al traguardo di un team indipendente.

Sesto posto per Enea Bastianini, che ha approfittato dell’errore che Joan Mir ha commesso su Jack Miller. 

Tra i due c’è quindi stato un contatto e sono andati larghi, lasciando la porta aperta al debuttante italiano.

Il campione in carica è poi stato penalizzato per guida irresponsabile e gli è stata data l’ottava posizione, quella successiva all’australiano.

La top 10 è poi conclusa da Brad Binder e da Pol Espargarò, mentre in 13esima posizione troviamo Andrea Dovizioso, seguito da Luca Marini e Valentino Rossi. Penultimo e ultimo rispettivamente Danilo Petrucci e Franco Morbidelli.

Bruno Galante