Al Salone dell’Agriturismo la parola d’ordine è “investire”
Investire. È questa la parola d’ordine che accomuna la maggior parte degli oltre 23 mila agriturismi d’Italia che dopo la crisi del 2020 sono ripartiti guardando avanti con nuove possibilità di investimento, grazie anche alle varie misure di sostegno messe in campo dal Governo durante la pandemia.
Un’occasione dunque, più che un freno, quello che la pandemia ha offerto ai tanti imprenditori italiani del settore.
Temi questi che saranno al centro della 19a edizione di AgrieTour, il Salone nazionale dell’Agriturismo e dell’Agricoltura multifunzionale.
Dal 16 al 17 novembre l’evento promosso da Arezzo Fiere e Congressi sarà un contenitore on line, un “work space” all’interno del quale si svilupperanno vari eventi, primo su tutti il ritorno della borsa dell’agriturismo.
Si ripartirà da quelle che erano le previsioni contenute nell’ultimo rapporto presentato da Ismea: nelle prime fasi dell’emergenza (primavera ed estate 2020) già il 16% delle imprese agrituristiche aveva predisposto nuove attività orientate a servizi di tipo socioeducativo, in particolare attività didattiche, ricreative, sportive e culturali per la comunità locale, attività sociali per le fasce più deboli, ospitalità e attività per anziani autosufficienti.
Fra i servizi particolarmente richiesti nei mesi scorsi vi sono stati i centri estivi realizzati in azienda agricola.
Oltre la metà delle imprese (55,7%) ha predisposto nuove proposte di servizi già nel corso delle prime fasi dell’emergenza (primavera-estate).
Fra questi spiccano la consegna a domicilio dei prodotti aziendali e dei pasti preparati in azienda: al blocco degli spostamenti delle persone e quindi dei servizi agrituristici, le imprese hanno risposto con la conversione verso un servizio di spostamento dei prodotti, con tutto ciò che ne è conseguito in termini organizzativi (raccolta degli ordini, predisposizione del servizio di consegna e spesso di un mezzo dedicato, ecc.), in risposta anche a una domanda e un sistema di approvvigionamento dei prodotti alimentari anch’essi improvvisamente mutati; in questo contesto si colloca anche l’attivazione e il ricorso all’e-commerce per un’azienda su dieci.
Tra i servizi attivati maggiormente nel 2021 emergono l’ospitalità per lunghi periodi, l’offerta di ospitalità con spazi attrezzati per il lavoro a distanza da parte degli ospiti, la consegna a domicilio di prodotti e di pasti pronti.
Quasi il 50% degli imprenditori agrituristici per il 2021 aveva previsto di operare prevalentemente o esclusivamente nel mercato interno, nazionale o di prossimità (provinciale e regionale).
Un mercato per molti versi nuovo, da valorizzare e organizzare, con particolare riferimento a quella porzione di offerta agrituristica che in alcune aree geografiche registrava una quota di stranieri pari anche al 60% del totale degli ospiti.
Si torna, quasi, alla normalità. Seppure come detto sarà una versione on line, su specifica piattaforma, il salone dell’agriturismo si ripropone con gli appuntamenti più importanti, a partire dal workshop b2b, con l’incontro tra domanda internazionale e offerta.
Come ogni anno saranno a disposizione delle imprese italiane i migliori tour operator internazionali e nazionali del settore selezionati dalla fiera con un sistema di “matching day” intelligente che permetterà di agevolare l’incontro tra le due parti.
Claudia Treves
Commenti
Al Salone dell’Agriturismo la parola d’ordine è “investire” — Nessun commento
HTML tags allowed in your comment: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>