Svizzera, un autunno da vivere
Con la fine delle vacanze estive, le giornate si accorciano e l’autunno è già alle porte.
Il turismo svizzero guarda al futuro con cauto ottimismo. Secondo l’ultimo sondaggio di Svizzera Turismo, gli albergatori prevedono un leggero aumento del 2% dei pernottamenti rispetto all’anno scorso – e gli appartamenti di vacanza sono i principali beneficiari di questo miglioramento.
Per quanto riguarda i viaggi giornalieri, si prevede un aumento del 3%.
Questo aumento di fiducia è dovuto in particolare agli eventi che, a differenza dell’anno scorso, possono essere organizzati, rispettando naturalmente le misure anti COVID.
Le tradizioni contadine, sono diffuse in tutto l’arco alpino: quando le mucche e le pecore scendono a valle dai pascoli di montagna sotto la guida di pastori si fa festa!
Fra le transumanze più spettacolari c’è quella delle pecore dal naso nero a Belalp, il villaggio senz’auto che si affaccia sul ghiacciaio dell’ Aletsch.
Centinaia di pecore scendono a valle lungo sentieri ripidi e tortuosi, delimitati da muretti a secco, fino alla Farricha, il recinto in pietra dove vengono smistate fra i diversi proprietari.
Il Chasteilet (ripartizione delle forme di formaggio) nella valleJustibal sopra il lago di Thun è un rito consolidato da quasi 300 anni. I contadini, vestiti in abiti tradiziionali, celebrano la fine dell’estate e si ripartiscono le forme di formaggio, frutto del lavoro in alpeggio.
L’enoturismo, importantissimo, con un eccellente quantità di vini, più di 250 vitigni e 1500 viticoltori la Svizzera è una meta per gli amanti del vino o semplicemente per i buongustai.
In collaborazione con Swiss Wine Promotion, Svizzera >Turismo ha ideato offerte prenotabili online sulla piattaforma Svizzera.it/enoturismo che spaziano da escursioni a piedi o in bici tra i vigneti, sagre e feste della vendemmia.
La varietà delle lingue, dei paesaggi e delle tradizioni dona un fascino particolare al nostro piccolo Paese nel cuore dell’Europa.
Anche per quanto riguarda il vino, la Svizzera si presenta complessa e unica nel suo genere: Ticino, Vallese, Regione del Lago di Ginevra, Ginevra, Regione dei Tre laghi e Svizzera tedesca sono le 6 aree vitivinicole che contribuiscono alla varietà del panorama enologico della Svizzera.
Il contributo maggiore alla produzione di vino è offerto dal Vallese con un terzo, seguito dal Canton Vaud e dalla Svizzera tedesca.
La quantità minore di vino è prodotta dalla Regione dei Tre Laghi. La produzione ammonta a 148 milioni di bottiglie all’anno.
Il consumo è prevalentemente domestico visto che viene esportato solo l’ 1,5%. Il consumo medio procapite all’anno è di 38 bottiglie da 75 cl.
Molti viticoltori della Regione del Lago di Ginevra aprono al pubblico le loro cantine per degustazioni e visite durante la rassegna Caves ouvertes a inizio settembre: un’occasione per conoscere i vini del Vaud ed esplorare alcune zone vitivinicole della Svizzera.
L’Autunno è tempo di castagne, dicono in Ticino e nelle valli del sud dei Grigioni. Numerose le iniziative in programma che conquistano sempre più pubblico.
Anche le zucche sono protagoniste indiscusse dell’autunno. Da gustose zuppe a spettacolari opere d’arte, sono ovunque. I numerosi festival della zucca sono particolarmente apprezzati per una gita in famiglia.
La stagione si conclude il 31 ottobre quando vengono utilizzate per scolpire facce spaventose che illumineranno le ultime notte autunnali.
La “mappa dei colori”, lanciata nel 2020, mostra in tempo reale lo stato attuale e la previsione della colorazione delle foglie nelle aree boschive di tutta la Svizzera.
Dal 2021 è ancora più interattiva grazie all’integrazione con le webcam e con i contenuti del sito: l’utente può vedere le attività disponibili e le condizioni meteo delle varie località.
Rendez-vous: cenare a casa di Segantini o accomodati su un letto al ristorante.
Chi prenota un ristorante, spera sempre di avere il tavolo migliore del locale. In collaborazione con GastroSuisse e HotellerieSuisse, Svizzera Turismo lancia l’iniziativa “Rendez-vous” che pubblicizza 80 tavoli fuori dal comune.
L’offerta è molto diversificata quanto a luoghi e fasce di prezzo: dall’antica barca in legno sulle rive del lago della Gruyère si passa all’atmosfera artistica della casa di Segantini a Maloja, a un tavolo di pietra sul fiume Peccia o a un letto nel ristorante zurighese di tendenza, ma c’è anche il tavolo che si trova su una vecchia linea ferroviaria circondata da alberi, prati e vagoni del passato a Travers.
Comicità e treno del foliage nelle Centovalli: il Teatro Dimitri compie 50 anni. Le Centovalli offrono il loro lato più bello in autunno.
A bordo del Treno del Foliage si scoprono i paesini più affascinanti della valle ticinese e l'”Indian summer” lungo i binari.
Oltre che per la natura variopinta, le Centovalli sono conosciute anche per la comicità.
La valle ha infatti uno stretto legame con la famiglia Dimitri che da qui fa ridere tutta la Svizzera. Dal 1971 ha sede a Verscio il Teatro Dimitri che festeggia quest’anno 50 anni di attività.
Un importante anniversario pieno di eventi e spettacoli straordinari.
Il Museo Atelier Audemars Piguet nella Valle di Joux.
Dando lustro a oltre 145 anni di storia orologiaia, il Museo Atelier ha aperto i battenti nel giugno 2020 offrendo al grande pubblico la possibilità di vivere un’esperienza immersiva nel mondo culturale, passato, presente e futuro, del prestigioso brand elvetico.
Oltre ai pezzi rari come l’Universelle prodotto nel lontano 1899 e considerato il custode del tempo più complicato del brand, si possono ammirare anche dei modelli iconici della Manufacture tra cui una grande varietà di Royal Oak, di Royal Oak offshore e di Royal Oak Concept.
Infine sulle orme della grande Audrey Hepburn a Morges.
Una passeggiata tematica di un’oretta conduce attraverso i luoghi di Audrey Hepburn. Attrice e donna eccezionale, ha segnato la storia del cinema con il suo talento, ma anche la memoria della regione con la sua residenza per quasi 30 anni, a Tolochenaz, vicino a Morges, dove è sepolta oggi.
Dall’Hotel-de-Ville di Morges, dove si è sposata nel 1969, al mercato dove andava di solito, passando per la drogheria Dumas la cui porta sul retro le permetteva di sfuggire ai paparazzi, Audrey Hepburn ha lasciato la sua impronta sulla città e i suoi abitanti con la sua eleganza, semplicità e gentilezza.
Per quasi trent’anni, la star ha vissuto protetta dal mondo, lontano dai paparazzi e dai riflettori, nella sua bella casa di Tolochenaz, acquistata nel 1965, questa vera oasi di pace portava il nome evocativo di “La Paisible”…
E’ tra le sue mura che ha cresciuto i suoi figli, creato un magnifico giardino e accolto i suoi numerosi amici.
Nel1988, Audrey Hepburn scelse di impegnarsi con l’Unicef per utilizzare la sua fama e la sua rete per aiutare i più svantaggiati.
Info: www.morges-tourisme.ch/en/V1243/in-the-footsteps-of-audrey-hepburn
Dunque, non esitiamo la Svizzera ci aspetta ! Svizzera semplicemente naturale !
Roberto Cantini
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