Segnali di ripresa per l’agriturismo
La Germania il paese che più ama la campagna italiana, ma emergono anche paesi extra Ue come la Corea e il Giappone. Intanto AgrieTour, in programma per il 16 e 17 novembre (on line) sta tornando con il workshop dedicato alla domanda internazionale.
Nell’anno pre-covid quasi 4 milioni di arrivi e circa 14 milioni di presenze crescendo in percentuale.
Nel post Covid l’agriturismo torna a brillare nei numeri e lo fa sempre di più con il ritorno in campagna da parte dei turisti europei.
È la previsione dell’Osservatorio di AgrieTour, il Salone Nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale che tornerà (on line) dal 16 al 17 novembre riproponendo, tra l’altro, il workshop internazionale, l’unico borsino italiano per l’incontro tra domanda e offerta nel settore agrituristico.
Saranno presenti operatori dei mercati che sono stati il riferimento dell’inversione parziale di tendenza provocata dalla pandemia, tra questi la Germania (Paese tra i primi posti per la domanda), l’Olanda, la Francia, la Spagna.
Ci saranno poi altri mercati di riferimento come Canada, Giappone, Stati Uniti e altri ancora a conoscere l’offerta italiana.
«Dopo un anno di fermo la fiera di riferimento per il settore riparte e lo fa in sicurezza, pur non venendo meno alla qualità degli incontri in programma – spiega il presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Ferrer Vannetti – con due giorni in cui si intrecceranno approfondimenti e confronti sul settore, formazione con i work lab e naturalmente gli incontri da domanda internazionale e offerta».
L’agriturismo, con poco meno di 3,8 milioni di arrivi e oltre 14 milioni di presenze nel 2019 contribuisce per il 2,9% degli arrivi e il 3,2% delle presenze dell’intero movimento turistico italiano (131,4 milioni di arrivi e 436,7 milioni di presenze), registrando tra il 2018 e 2019 incrementi degli arrivi (+9,6%) e delle presenze (+4,7%) decisamente superiori alla media di tutti gli esercizi ricettivi (+2,6% e +1,8%).
A dirlo è l’ultimo rapporto dell’Ismea.
Tra i fattori determinanti di questa eccezionale crescita il diffondersi del fenomeno dell’home sharing (la pratica di condividere la propria casa con turisti e viaggiatori per soggiorni brevi) e il successo di portali come Airbnb, booking.com e altri siti internet che promuovono e commercializzano anche gli alloggi privati e in campagna. In questo scenario l’agriturismo è il terzo comparto per tasso di crescita negli ultimi cinque anni, con un aumento di circa 1 milione di arrivi (+35,2%) e 2,7 milioni di notti (+24,2%), cresciuti a un ritmo medio annuo rispettivamente del 7,8% e del 5,6% dell’agriturismo provengono dall’estero; la domanda estera negli ultimi cinque anni ha registrato incrementi di oltre 550 mila arrivi (ad un tasso di variazione medio annuo del 9,8%) e 1,7 milioni di notti (con una variazione media annua del 6,2%).
La domanda interna nello stesso periodo è cresciuta di 419 mila visitatori italiani e circa un milione di notti.
La durata media dei soggiorni sta tendenzialmente diminuendo e si attesta, nel 2019, a 3,7 giorni restando maggiore per gli stranieri con 4,6 giorni contro i 3 degli italiani.
Dopo gli italiani i tedeschi rappresentano la quota più alta di turisti in assoluto (15,6% degli arrivi complessivi e il 24% delle notti).
Considerando la dinamica degli ultimi cinque anni per provenienza dei turisti, si pone l’evidenza su alcuni Paesi che, seppur con un numero di ospiti ancora contenuto, hanno registrato incrementi a doppia cifra: Corea del Sud, Irlanda, Portogallo, Brasile e Russia su tutti.
Seppure come detto sarà una versione on line, su specifica piattaforma, il salone dell’agriturismo si ripropone con gli appuntamenti più importanti, a partire dal workshop b2b, con l’incontro tra domanda internazionale e offerta.
Come ogni anno saranno a disposizione delle imprese italiane i migliori tour operator internazionali e nazionali del settore selezionati dalla fiera con un sistema di “matching day” intelligente che permetterà di agevolare l’incontro tra le due parti.
Torneranno poi i master formativi per gli operatori del settore, dei laboratori incubatori non solo di informazioni, ma anche di idee e confronto per il miglioramento dell’offerta futura.
Per questa edizione tre saranno i focus: comunicare, innovare, vendere. In questi tre laboratori formativi parteciperanno esperti del settore, ma anche aziende per riportare la propria esperienza.
Claudia Treves
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