Gli Usa nel 2020 hanno investito 27 mld in Italia
Il 2020 è stato un anno di cambiamenti nelle relazioni commerciali a causa dell’emergenza pandemica. E ovviamente le economie mondiali ne hanno subìto il contraccolpo.
Ma, alcuni governi hanno favorito una politica fiscale mirata ad incentivare gli investimenti, interni ed esterni, e questo ha permesso di poter ridisegnare la struttura economica interna e mondiale.
Questo è proprio il caso degli gli Stati Uniti, che non hanno mai cessato di assicurare il maggiore flusso di investimenti in Italia tra tutti i Paesi del mondo.
Proprio nel 2020 infatti, gli investimenti Usa nel nostro Paese sono stati valutati 31,1 miliardi di dollari, cioè circa 27 miliardi e 881 milioni di euro, uno dei valori più alti negli ultimi 20 anni se si considera che nel 2000 erano stati solo 23, 48 miliardi di dollari.
Nonostante 31,1 miliardi di dollari sia una cifra considerevole, rispetto agli altri concorrenti europei gli investimenti Usa in Italia è minimo.
Stando ai dati di Amcham (American Chamber of Commerce in Italy, la Camera di Commercio americana in Italia) gli investimenti americani negli altri paesi dell’Ue sono maggiori: in Spagna la quota è pari a 40,8 miliardi, in Francia ben 83,8 miliardi e in Germania persino 148,3.
Tuttavia, se guardiamo poi i dati del flusso commerciale possiamo confortarci: il nostro export vale 49,5 miliardi di dollari, principalmente per i settori pharma e food, oltre che auto e macchinari.
Ma quali sono i fattori che determinano gli investimenti da un Paese verso un altro?
Fondamentalmente entrano in gioco 2 variabili: si valutano, cioè, la performance economica di un paese e il costo del lavoro.
Questi sono i motivi che portano gli investimenti Usa a concentrarsi nel fashion, nell’automotive e nei prodotti chimici.
E quali sono stati gli investimenti italiani in America nell’ultimo biennio? Possiamo citare alcuni dei casi più famosi, come:
- Fincantieri Marine Group (FMG), uno dei principali costruttori di navi di medie dimensioni, si è aggiudicata la commessa della US Navy (United States Navy, la marina militare degli Stati Uniti d’America) per la costruzione della seconda fregata lanciamissili della classe “Constellation”. Il valore dell’operazione è di 5,5 miliardi di dollari. E sarà sempre la FMG, per altri 20 miliardi di dollari, a realizzare la linea ad alta velocità che collegherà Dallas e Houston in Texas;
- La De’ longhi, specializzata in elettrodomestici, ha acquistato per 420 milioni di dollari la Capital Brands, l’azienda statunitense che produce i rinomati blender Magic Bullet e Nutribullet;
- La multinazionale italiana Diasorin ha comprato Luminex Corporation, che produce e commercializza biotecnologie, per 1,8 miliardi di dollari;
- Caffè Vergnano, la più antica azienda italiana produttrice di caffè, ha siglato un accordo con Coca Cola per la distribuzione esclusiva dei suoi prodotti sul mercato estero.
Insomma, sono gli investimenti diretti esteri che possono potenziare la competitività di un paese. Perché?
Come ha dichiarato il consigliere delegato di Amcham, Simone Crolla, le imprese multinazionali si consolidano sul territorio, condividono esigenze e condizioni con le imprese locali e colgono le opportunità dei paesi ospiti.
Si genera quindi una competizione globale tale per cui chi si vuole candidare per accogliere le iniziative produttive dall’estero deve puntare prima di tutto a valorizzare i propri punti di forza, dalle leggi sul lavoro ad una migliore dotazione infrastrutturale, da un’efficiente amministrazione pubblica ad un’ offerta formativa e produttiva ad hoc.
In altre parole: bisogna investire nella ricerca e nello sviluppo per mostrare al mondo quanto l’Italia sia in grado di offrire.
Partendo, invece, da un investimento italiano in America, quali sono i settori dove investire?
Gli italiani sono famosi all’estero e in particolare negli Usa soprattutto per i prodotti alimentari, per i vini, gli articoli di lusso. Ma in quali altri settori le aziende italiane possono investire per far crescere il proprio fatturato?
Le opportunità di investimento possono riguardare soprattutto i seguenti settori:
- Energia e risorse rinnovabili, dato che l’America è leader nella produzione e fornitura di energia, oltre che di carbone, gas naturale e petrolio.
- Tecnologie ambientali, perché proprio negli Usa il settore è in crescita in vista di un miglioramento delle infrastrutture annunciato da Joe Biden:
- Innovazione tecnologica, in quanto gli Stati Uniti sono il terzo fornitore mondiale di apparecchiature e macchinari;
- Industria automobilistica su cui gli Stati Uniti stanno investendo per aumentare l’efficienza degli autoveicoli;
- Informatica e telecomunicazioni, dove gli Stati Uniti sono leader nei mercati mondiali. Secondo le stime dell’International Data Corporation, la prima società mondiale specializzata in ricerche di mercato, il settore Ict americano è il più avanzato su scala globale tanto da generare agli Usa 600 miliardi di dollari.
Fonte: Ocse, Amcham (American Chamber of Commerce in Italy), International Data Corporation
I dati si riferiscono al: 2020
Riccardo Dinoves
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