Confermate le date per Vinitaly 54, dal 10 al 13 aprile
Il 2020 ed il 2021 rimarranno impressi nella memoria per la clausura forzata e per la pandemia da covid, non appena ci sono stati bagliori di speranza per aver sconfitto il terribile virus siamo stati assaliti dai tragici eventi dell’Est.
L’invasione della Russia in Ucraina ha seminato ulteriore panico negli ambienti economici, produttivi e finanziari internazionali.
La risposta che bisogna dare è quella di ripartire con maggiore vigore ed entusiasmo.
Bene ha fatto Vinitaly a confermare le date programmate del 10-13 aprile per la prossima manifestazione fieristica.
Con l’avvicinarsi della bella stagione crescono le aspettative di rivedere il turismo internazionale nella Penisola che porta benessere anche al settore vinicolo nazionale.
Dopo un 2021 da record nei mercati del mondo, con l’export ad oltre 7 miliardi di euro nell’anno, la filiera è già al lavoro per continuare a cavalcare la crescita nel 2022.
Una crescita che passa anche dal ritorno delle grandi fiere internazionali del vino, e dell’evento più importante al mondo per il vino italiano.
Vinitaly, dal 10 al 13 aprile 2022, torna a Verona con la sua formula piena, oltre 4.000 espositori e una presenza di buyer internazionali di alto livello che prende sempre più corpo.
Perché dall’Europa agli Stati Uniti, da Singapore al Giappone, dall’Eurasia agli emergenti mercati africani, accelera il piano strategico di Veronafiere per Vinitaly n. 54.
Nella campagna già avviata, precisa un comunicato emesso da Fiera di Verona, sono 60 i Paesi coinvolti dal programma di promozione, comunicazione e incoming targato dalla Spa fieristica e da Ice Agenzia che condividono, oltre ad un investimento complessivo da 3 milioni euro, anche la selezione di una business list di 500 top buyer da tutto il mondo, a cui si aggiungeranno migliaia di operatori nazionali e internazionali.
Si sta riscontrando un alto tasso di fiducia e di aspettativa sia da parte degli operatori internazionali che dalle aziende in expo.
Sono già pervenute adesioni di delegazioni che coprono le aree di Canada, Usa con particolare riguardo a Midwest, West Coast e Texas, oltre che Singapore, Malaysia e, per l’Europa, di Regno Unito, Paesi Scandinavi, Danimarca, Paesi Bassi, Germania, Svizzera e da alcuni dei Paesi più interessanti dell’Est Europa, ad iniziare dalla Polonia.
A Verona Fiere stanno lavorando con il Ministero degli Affari Esteri per creare un corridoio specifico col Giappone che favorisca la presenza degli operatori del Sol Levante.
Sono pervenuti riscontri incoraggianti dalla regione eurasiatica e da quelle piazze potenzialmente interessate al vino italiano che erano in stand by a causa delle limitazioni.
In questi giorni, inoltre, è stato definito un accordo di collaborazione strategica con alcune aziende espositrici per l’attuazione di un ulteriore piano straordinario di incoming dal valore di 1 milione di euro.
Insomma, si stanno creando tutte le premesse per un cauto ottimismo di ripresa e di tornare a sorridere e abbracciarsi.
Bruno Galante
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