Storica doppietta della Ferrari dopo 903 giorni
Due anni abbondanti. Un arco di tempo enorme ed interminabile se ti chiami Ferrari.
Nella giornata odierna infatti il “calendario laico” della Formula 1 ricorda quella che ad oggi è l’ultima vittoria ottenuta da Maranello, grazie al successo firmato da Sebastian Vettel sulla pista amica di Marina Bay il 22 settembre 2019.
Nessuno poteva ipotizzare che quel trionfo, o sarebbe meglio scrivere doppietta in virtù del secondo posto ottenuto da Charles Leclerc, avrebbe segnato un vortice negativo per la Rossa i cui effetti continuano a perpetuarsi in pista.
Dopo 903 giorni e 44 GP senza successi la Ferrari apre con una sontuosa doppietta il Mondiale di Formula 1 2022. Charles Leclerc, partito dalla pole position, vince infatti il Gp del Bahrain davanti a Carlos Sainz, che approfitta del ritiro a pochi giri dal termine di Max Verstappen su Red Bull per colorare di rosso il podio di Sakhir.
Ritiro all’ultimo giro anche per l’altra Red Bull di Perez, al 3° posto sale Lewis Hamilton.Gara bella ed intensa per tutti i 57 giri, e tante conferme anche sul nuovo regolamento tecnico della Formula 1: lo spettacolo in pista è facilitato dalla semplificazione aerodinamica, le lotte ravvicinate tornano ad essere decisive.
È stato proprio il confronto diretto fra Leclerc e Verstappen a decretare la vittoria del ferrarista, bravo e lucidissimo nel gestire le diverse fasi di gara. In partenza, quando ha scelto di giocarsi subito il set di gomme morbide nuove per mantenere la leadership, e subito dopo il primo pit stop, quando l’oalndese della Red Bull lo ha attaccato a più riprese e lui ha puntualmente ricambiato la cortesia.
Una prova di maturità tecnica e mentale non da poco al cospetto del campione del mondo in carica, con la consapevolezza di una Ferrari che finalmente gli permette di tornare ad armi pari col vecchio rivale dei tempi dei kart.
Nel finale sono arrivati i problemi alla power unit Red Bull, che hanno aperto la strada alla doppietta del Cavallino. Ma i meriti restano intatti, e le prospettive per la stagione assolutamente positive.
Partenza – Svincolati sulla scelta delle gomme dal nuovo regolamento, i piloti fanno scelte differenti. Leclerc si gioca subito il set di gomme morbide nuove risparmiato in qualifica, Verstappen e Sainz preferiscono tenerselo ai box per la gara.
La partenza del monegasco è regolare e permette alla Ferrari di mantenere la leadership alla staccata di curva 1, primo fondamentale tassello verso la vittoria finale.
Giro 16/57 – Dopo 16 giri condotti tenendo a bada Verstappen, Leclerc deve rispondere al rivale che prova l’undercut fermandosi al giro 15 per il primo pit stop.
Al rientro in pista la Ferrari ha gomme più fredde, e Verstappen attacca forte: per due giri consecutivi Max supera sul rettilineo del traguardo Charles, che gli restituisce puntualmente il sorpasso sul secondo rettilineo.
Al terzo tentativo nel giro 19 l’olandese va leggermente lungo in staccata e Leclerc torna a respirare. Tre giri da cardiopalma.
Giro 30/57 – Il secondo pit stop vede ancora la Red Bull anticipare la Ferrari, ma grazie anche alla velocità del muretto di Maranello Leclerc torna in pista con un margine leggermente superiore rispetto al primo pit stop, e riesce a non farsi attaccare da Verstappen prima di riallungare. In difficoltà la Mercedes, che dopo aver provato ad anticipare tutti su gomme bianche torna a montare le medie.
Giro 48/57 – L’Alpha Tauri di Gasly è investita da un principio di incendio in uscita di curva 3. Entra in pista la Safety car che ricompatta il gruppo, dopo il terzo pit stop effettuato dai primi.
Giro 51/57 – Alla ripartenza Leclerc è ancora una volta lucidissimo nel tenere la posizione, mentre Verstappen deve difendersi con fatica dall’attacco di Sainz.
Giro 55/57 – Verstappen evidenzia problemi alla parte elettrica della power unit, la sua Red Bull rallenta progressivamente fino ad essere costretta a rientrare ai box e a lasciare via libera alla doppietta Ferrari.
Nel giro successivo il disastro Red Bull si completa col testacoda che elimina Perez, forse anch’egli vittima di problemi elettrici.
Charles Leclerc non sbaglia nulla, e sciorina anzi talento e freddezza non comuni sotto i pesanti attacchi di Verstappen. Pole position, vittoria e giro veloce per gradire. Finalmente una macchina in grado di dargli anche gli stimoli giusti.
Guanyu Zhou, prima gara e primo piazzamento a punti per l’unico rookie della Formula 1 2022. Il cinese non è il classico parvenu, in Formula 2 ha fatto ottime cose e l’inizio in Formula 1 è decisamente incoraggiante.
Sergio Perez, non è detto che il testacoda all’ultimo giro sia responsabilità sua, probabile anzi che abbia accusato a sua volta problemi elettrici. Però una corsa sostanzialmente anonima sia nei confronti del compagno Verstappen, sia su Sainz. Copione pericolosamente simile a quello dell’anno scorso.
Fernando Alonso, il suo 9° posto finale è una notizia poco incoraggiante sia per lui, battuto dal compagno Ocon, sia per l’Alpine, che ha visto il francese prevalere sullo spagnolo con la versione più vecchia della macchina.
Mick Schumacher in qualifica sbaglia e compromette il passaggio in Q2, e può starci. Ma una gara così inconsistente mentre Magnussen dava spettacolo in zona punti è un avvio di stagione che non ci si aspettava dal giovane Schumi. Urge riscatto immediato.
la Redazione
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