Scoperta a Valladolid la tomba di Cristoforo Colombo
Diversi anni di ricerche, una pianta redatta da un frate francescano e la conferma di un georadar: sono stati gli strumenti-chiave per identificare la posizione esatta della prima tomba di Cristoforo Colombo (1451-1506), a Valladolid, in Spagna, dove il navigatore genovese mori nel 1506.
A guidare il team “investigativo”, gli architetti Juan Luiz Sanz e Francisco Morillo e lo storico Marcial Castro, che hanno presentato i risultati della loro indagine al Museo Navale di Madrid.
“Ho stampato una pianta da una fotografia aerea attuale e l’ho confrontata con una pianta del XIX secolo del Convento di San Francisco, a Valladolid”, spiega Marcial Castro.
“L’ho messa alla stessa scala e l’ho retroilluminata dalla mia finestra. È stato allora che ho notato che la cappella occupava più o meno tutta la larghezza di Calle de la Constitución, dove abbiamo poi geolocalizzato la prima tomba di Colombo”.
In effetti, i risultati della ricerca effettuata dallo storico Marcial Castro hanno dimostrato che la prima tomba di Colombo – che si pensava fosse in una cappella all’interno Convento di San Francisco, che ora non esiste più, allora sede della corte di Ferdinando il Cattolico – è rimasta nascosta per secoli ed è spuntata fuori sotto una trafficata via del centro di Valladolid, in parte persino coperta dalla filiale di una banca.
Gli autori dello studio hanno realizzato una ricostruzione virtuale del Convento, che permette di immaginare come fosse all’epoca il Convento di San Francisco.
“La conferma definitiva non ci potrà essere finché non si realizzeranno scavi, ma ci sembra un’ipotesi molto fondata, all’80%” ha dichiarato l’architetto Sanz.
Questo 80%, tuttavia, ha già scatenato la reazione del mondo accademico e archeologico spagnolo, con polemiche e discussioni, attorno alla figura di Cristoforo Colombo, che si conferma sempre un grande personaggio.
Fu nel 2005 che Castro identificò geneticamente i resti del navigatore genovese.
All’apertura della tomba furono rinvenuti anche resti di filo d’oro, argento, carbone, piombo, mattoni e malta, e Castro trovò interessante scoprire il luogo esatto della sua prima tomba, per vedere se i resti erano effettivamente collegati – come poi dimostrato – con Colombo.
Benché Cristoforo Colombo sia morto a Valladolid nel 1506, i suoi resti hanno viaggiato molto, prima attraverso la Spagna, poi a Santo Domingo e a L’Avana, finendo dal 1899 a Siviglia, nella Cattedrale, dove si trovano tuttora.
Raimondo Adimaro
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