L’indebitamento della PA è pari al 7,2 per cento del PIL
L’Istat ha pubblicato i principali dati della Notifica sull’indebitamento netto e sul debito delle Amministrazioni Pubbliche (AP), riferiti al periodo 2018-2021, trasmessi alla Commissione Europea in applicazione del Protocollo sulla Procedura per i Disavanzi Eccessivi (PDE) annesso al Trattato di Maastricht.
In base al Protocollo, i Paesi europei devono comunicare due volte all’anno (entro il 31 Marzo e il 30 Settembre) i livelli dell’indebitamento netto, del debito pubblico e di altre grandezze di finanza pubblica relative ai quattro anni precedenti, nonché le previsioni ufficiali degli stessi per l’anno in corso.
Sulla Notifica trasmessa dall’Italia non sono state espresse riserve.
I dati relativi a indebitamento netto e debito delle AP costituiscono le principali grandezze di riferimento per le politiche di convergenza per l’Unione economica e monetaria (UEM) e sono stimati rispettivamente dall’Istat e dalla Banca d’Italia.
Vengono inoltre forniti gli elementi di riconciliazione tra la variazione del debito delle AP e l’indebitamento netto e tra quest’ultimo e il fabbisogno del settore pubblico, calcolato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Tutti i dati, riferiti ai consuntivi per gli anni 2018-2021, sono sottoposti al processo di verifica condotto da Eurostat e coordinato, a livello nazionale, dall’Istat.
Non sono, invece, qui riportate le previsioni ufficiali elaborate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per il 2022 che non sono inserite in tale processo.
I dati dell’indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche per gli anni 2018-2021 sono elaborati in conformità alle regole fissate dal regolamento Ue n.549/2013 (Sistema Europeo dei Conti – Sec 2010) entrato in vigore il 1° settembre 2014 e dal Manuale sul disavanzo e sul debito pubblico edizione 2019; essi coincidono con quelli diffusi lo scorso 5 aprile.
Nel 2021 l’indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche (-128.327 milioni di euro) è stato pari al 7,2% del Pil, in diminuzione di circa 30,7 miliardi rispetto al 2020 (-159.022 milioni di euro, corrispondente all’9,6% del Pil).
Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa per interessi) è risultato negativo e pari al -3,7% del Pil, con un miglioramento di 2,4 punti percentuali rispetto al 2020.
La spesa per interessi, che secondo le attuali regole di contabilizzazione non comprende l’impatto delle operazioni di swap, è stata pari al 3,5% del Pil, rimanendo invariata rispetto al 2020.
I dati del debito delle Amministrazioni Pubbliche per gli anni 2018-2021 sono quelli pubblicati dalla Banca d’Italia e sono anch’essi coerenti con il Sistema Europeo dei Conti (Sec 2010).
A fine 2021 il debito pubblico, misurato al lordo delle passività connesse con gli interventi di sostegno finanziario in favore di Stati Membri della UEM, era pari a 2.677.910 milioni di euro (150,8% del Pil).
Rispetto al 2020 il rapporto tra il debito delle AP e il Pil è diminuito di 4,5 punti percentuali.
Anselmo Faidit
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