Si torna al carbone in Austria riapre una centrale a coke
Il governo austriaco ha annunciato la rimessa in funzione di una centrale a carbone per far fronte alla carenza di energia determinata dai tagli alle forniture di gas decisi dalla Russia.
Le autorità lavoreranno con il gruppo Verbund, il principale fornitore di energia elettrica del Paese, per rimettere in funzione il sito nella città meridionale di Mellach, ha fatto sapere la Cancelleria.
L’annuncio è stato fatto dopo una riunione d’emergenza del governo.
L’obiettivo è di poter nuovamente produrre elettricità dal carbone, qualora ciò fosse necessario in caso di emergenza. Ma il processo per far ripartire l’impianto potrebbe probabilmente richiedere diversi mesi, ha precisato il ministero dell’ambiente all’agenzia di stampa austriaca Apa.
La centrale di Mellach, ultima centrale elettrica a carbone del Paese, è stata chiusa nella primavera del 2020 nell’ambito dei piani del governo di passare al 100% di energie rinnovabili.
«Il nostro primo obiettivo è garantire l’approvvigionamento del Paese», ha affermato il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, che governa con i Verdi.
Ma l’80% delle forniture di gas del paese proviene dalla Russia, ha spiegato.
«Si tratta di sostituire il gas russo mancante con altre fonti o fornitori in modo da poter continuare ad accumulare riserve», ha aggiunto.
Anche la Germania ha annunciato misure di emergenza per far fronte alla diminuzione del gas russo, incluso il ritorno al carbone in quello che il vicecancelliere verde Robert Habeck ha definito un passo «amaro ma indispensabile».
Riccardo Dinoves
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