3000 visitatori a Firenze per Pitti Bimbo 95
La Moda italiana ha ripreso a viaggiare, non ancora a gonfie vele ma è importante che abbia acceso i motori ed è ripartita.
I primi segnali positivi sono pervenuti da Pitti Uomo ora anche Pitti Bimbo lancia segnali incoraggianti.
Quasi 2.100 i buyer arrivati alla Fortezza da Basso, di cui il 40% esteri da più di 50 paesi. Oltre 3.000 visitatori complessivi. Anche per il salone del mondo kidswear un’edizione che supera le aspettative.
Il primo bilancio di questo Pitti Bimbo è più che positivo lo dicono i dati sull’affluenza finale, ma soprattutto i commenti che raccolti tra gli espositori, che hanno presentato in totale 211 collezioni a questa edizione – e pensare che il salone è ripartito un anno fa con poco più di 70 collezioni nella location storica fiorentina.
I 15 mercati esteri più presenti a Pitti Bimbo 95 sono stati: Turchia, Regno Unito, Spagna, Belgio, Polonia, Grecia, Olanda, Germania, Emirati Arabi, Corea del Sud, Francia, Stati Uniti, Bulgaria, Arabia Saudita, Russia.
In Fortezza, tra gli stand, si è respirata una soddisfazione grande e diffusa sulla scia della voglia di esserci, quella avvertita in maniera vigorosa la scorsa settimana a Pitti Uomo, con alcuni feedback addirittura entusiastici.
Tanti espositori sorpresi positivamente dall’affluenza e dalle presenze internazionali, sono andati bene tutti i principali mercati europei.
Ottimi segnali dalla Turchia e dai paesi del Medio Oriente, buoni i numeri da Stati Uniti e Corea del Sud e, nonostante tutto, è arrivato anche qualche importante compratore russo, soprattutto bisogna essere soddisfatti per la qualità dei buyer.
Alcuni dei migliori compratori del mondo kidswear si sono sentiti gratificati, motivati e intenzionati a far tornare i clienti nei loro negozi e department stores.
Tutti hanno apprezzato la selezione di collezioni, i lanci e i progetti speciali in Fortezza, sempre più orientati a raccontare il mondo del bambino in una dimensione ampia, dagli oggetti e accessori di design, fino ai libri e al vintage.
Pitti Bimbo, svoltosi in date indipendenti dopo due edizioni assieme a Pitti Uomo, è tornato a riaffermare il suo ruolo primario sul mercato mondiale della moda junior, ciò diventa un ottimo auspicio per le prossime edizioni a partire da quella invernale di gennaio ed inietta parecchia fiducia per l’evoluzione delle prossime edizioni.
Infine, da sottolineare la grande attenzione raccolta da Pitti Bimbo sulla stampa e sui social, con circa 200 tra giornalisti, influencer e operatori media registrati, e quasi 15.000 interazioni raggiunte dai canali social del salone.
bruno galante
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