Ripreso il business degli immigrati clandestini
Era già sotto gli occhi di tutti e il tema resta infatti al centro del dibattito politico e della campagna elettorale ma il nuovo boom di immigrazione illegale in Italia è emerso chiaramente anche dal consueto rapporto annuale realizzato dal Ministero dell’Interno e reso noto il 15 agosto in occasione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal ministro Luciana Lamorgese.
I clandestini sbarcati da inizio anno all’11 agosto erano 45.664 (oggi, a pochi giorni di distanza, sono già aumentati in modo significativo), cioè il 40,36% in più dell’anno precedente, di cui 6.070 minori non accompagnati che in realtà sono clandestini che si autodefiniscono “minori”.
Aumentano nello stesso periodo anche gli scafisti arrestati (137), il 41,24% in più ma si tratta di un numero che ha poco significato poiché se non sono accusati di aver provocato morti, violenze o affondamenti vengono rilasciati in attesa del processo e tornano tranquillamente al loro paese pronti a riprendere il “lavoro”. ra
I dati contenuti nel dossier del Viminale, pubblicato in occasione della tradizionale conferenza del 15 agosto del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, confermano l’allarme per la ripresa in grande stile dell’assalto alle coste italiane proveniente da almeno 4 direttrici marittime diverse: Libia e Tunisia verso Sicilia, Pantelleria e Lampedusa, Algeria verso la Sardegna meridionale e dalla Turchia in direzione delle coste ioniche.
Del numero totale di sbarcati all’11 agosto 21.347 (46,7%) sono stati raccolti in mare, 7.270 sono stati recuperati da ong (16%) e 24.317 sono arrivati con sbarchi autonomi (53,2 per cento). La Libia continua ad essere il paese da cui salpano più clandestini (24.809), seguita da Tunisia (12.536) e Turchia (7.039), rotta quest’ultima ingigantitasi quest’anno con flussi quintuplicati rispetto al 2021.
La ragione è dovuta ai respingimenti attuati dalle autorità greche che inducono i trafficanti a organizzare navigazioni più lunghe su imbarcazioni più grandi per raggiungere le coste italiane dove l’accoglienza è garantita. Altre nazioni da cui salpano i migranti illegali diretti in Italia sono Libano, Algeria, Siria e Grecia.
Le nazionalità principali dei clandestini sono emblematiche a testimoniare che si tratta di migranti non solo illegali ma puramente economici poiché in nessuna delle principali nazioni di provenienza è attualmente in corso una guerra o vi sono carestie.
Per l’83 per cento si tratta di tunisini (20%), egiziani (19%), bengalesi (16%), afghani (8%), siriani (5%), ivoriani (4%), eritrei (3%), guineani (3%), iraniani (2%) e pakistani (2%).
L’Italia ha accolto anche 6.710 migranti giunti in Italia fra agosto 2021 e luglio 2022 in modo legale: 4 per reinsediamento, 977 attraverso i corridoi umanitari da Etiopia, Giordania, Libano, Niger, Iran e Pakistan e 5.544 con l’operazione Aquila dall’Afghanistan che ha portato l’anno scorso in Italia molti collaboratori afghani che lavorarono con le truppe italiane e le loro famiglie.
Nota dolorosa quella sui rimpatri di chi non ha diritto a restare in Italia: sempre troppo pochi rispetto alla marea di clandestini a cui viene consegnato (invano) l’invito a lasciare la Penisola entro sette giorni: appena 3.955 i rimpatri negli ultimi 12 mesi.
Il circuito dell’accoglienza continua ad assistere, al 10 agosto, 95.184 migranti giunti illegalmente in Italia, il 23,9% in più rispetto al 10 agosto dello scorso anno: 682 sono in hotspot, 63.570 in centri di accoglienza e 30.932 nella rete Sistema Accoglienza e Integrazione, SAI.
I dati contenuti nel Rapporto del Viminale sono divenuti superati in pochi giorni.
A ieri i clandestini sbarcati sono già circa 47 mila: il 13 agosto ne sono arrivati 449 solo nel siracusano, nelle ultime ore sono sbarcati in 350, per lo più afghani, siriani ed egiziani, a bordo di 4 imbarcazioni sulle coste ioniche calabresi.
In 50 sono arrivati a Reggio Calabria a bordo di un veliero, altri 80 sono sbarcati a Lampedusa e a Pozzallo a bordo due barconi mentre in 40 sono arrivati a Lampedusa dalle coste tunisine dove la guardia costiera locale ha intercettato 10 barconi e riportato indietro atri 200 clandestini egiziani, tunisini e dei paesi del Sahel diretti in Italia.
È ripreso a pieno regime il business che ruota attorno a questi giovanotti, molti dei quali andranno a rimpinguare gli organici della malavita. Ed il ministro Lamorgese gira la testa dall’altra parte.
Niccolò Rejetti
Commenti
Ripreso il business degli immigrati clandestini — Nessun commento
HTML tags allowed in your comment: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>