Milano la città più cara per fare la spesa
Milano è la città italiana dove fare la spesa costa di più. Napoli la meno cara.
A dirlo è il Codacons che ha effettuato un “viaggio” tra prezzi e tariffe lungo tutta la penisola, partendo da Aosta per arrivare a Cagliari, alla ricerca della città dove mettere al riparo il portafoglio.
L’associazione ha confrontato i prezzi di un paniere di beni e servizi in 17 province italiane, alla luce degli ultimi forti incrementi dei listini al dettaglio certificati dall’Istat attraverso il dato dell’inflazione (+7,9% a luglio).
Milano, sostiene l’indagine, risulta essere la città italiana dove la spesa alimentare costa di più: per un ipotetico paniere composto da ortofrutta, carne, pane e pesce si spendono in totale 116 euro, il 17,7% in più della media nazionale e addirittura il +54% rispetto alla città più economica, Napoli, che è dalla parte opposta della classifica: sotto al Vesuvio per fare gli stessi acquisti bastano 75 euro.
Seguono Aosta con uno scontrino medio da 110 euro, Genova e Trieste (107 euro).
In fondo alla classifica, oltre a Napoli, si piazzano Catanzaro, Palermo e Pescara.
Sicuramente sul piano alimentare l’Italia appare spaccata in due, con un Sud decisamente meno costoso e un nord dove mettere un piatto a tavola costa molto di più.
Le città del Mezzogiorno continuano ad essere le più convenienti sul fronte dei prezzi al dettaglio, ma la forbice è destinata a ridursi, spiega il Codacons.
Gli ultimi dati Istat sull’inflazione vedono infatti Catania, Palermo e Messina tra le province italiane che hanno registrato un maggiore rialzo annuo dei prezzi per la spesa (rispettivamente +9,9%, +9,8% e +9%) contro una media nazionale del 7,9%.
Come dire, la fotografia scattata oggi potrebbe in modo diverso anche solo tra qualche mese.
Il cappuccino al bar più economico è a Roma (dove costa in media 1,18 euro), il più costoso a Trento (1,68 euro); per lavare e stirare un abito in tintoria i cittadini di Torino spendono meno di tutti, in media 8,43 euro.
Il petto di pollo più economico è venduto a Pescara (8,82 euro al kg), le alici più «salate» a Roma (9,71 euro al kg), proibitivo il salmone a Milano (quasi 30 euro al kg) mentre in altre città si paga sicuramente molto meno.
Per tagliarsi i capelli conviene trasferirsi a Catanzaro, dove per un uomo bastano in media poco più di 14 euro contro i 26 euro di Trieste, mentre per il taglio donna si spendono appena 11,8 euro a Napoli ma ben 27,2 euro a Bari.
Sul fronte dei servizi è Aosta la città dove si spende di più, con una media di 458 euro per un paniere che spazia dal ginecologo al dentista, passando per tintorie, bar e parrucchieri (+29,7% rispetto alla media nazionale).
Al secondo posto si piazza Trento (435 euro), seguita da Milano (435 euro) e Trieste (421 euro).
Anche qui Napoli risulta la città più economica dove, per lo stesso paniere, secondo il Codacons bastano 241 euro, seguita da Palermo (270 euro) e Pescara (279 euro).
Anselmo Faidit
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