In Francia non guardano alle banlieu e sbirciano su Roma
I francesi vogliono essere ‘fermi e vigili’ sulla volontà di eleggere Giorgia Meloni alla guida del futuro governo italiano.
Di “fermezza e vigilanza” hanno dichiarato il primo ministro gallico Elisabeth Borne, 61enne fedelissima di Macron appartenente all’ala sinistra della gauche parigina, ed il ministro per gli Affari europei Laurence Boone, anche lei una fedelissima di sinistra.
Non è proprio andato giù al di là delle Alpi che gli italiani abbiano votato a maggioranza l’esponente di Fratelli d’Italia che sin da subito ha chiarito le sue intenzioni in merito alla politica estera, ai provvedimenti economici da adottare e alla sicurezza interna.
Particolari che hanno trascurato Borne e Boone evitando di guardare ciò che accade all’interno della Francia a partire dalle banlieu, polveriere magrebine pronte ad esplodere da un momento all’altro ove le stesse forze di polizia temono di entrare.
Non hanno nemmeno voluto notare ciò che accade sulla Manica con migliaia di disperati pronti a rifugiarsi su qualche camion per sbarcare in Gran Bretagna.
Si sono dimenticate di leggersi alcune pagine di ieri allorquando brigatisti rossi e assassini si sono riversati a frotte nei vari dipartimenti per sfuggire alla Giustizia italiana, e ancora circolano indisturbati sui lungosenna e sui boulevard.
Forse neppure si sono accorte le due signore degli acquisti fatti recentemente da parte dei colossi bancari nella nostra Penisola mettendo a rischio i nostri equilibri economici e finanziari.
Hanno già dimenticato lo sciacallaggio perpetrato da Francia e Germania nei confronti della Grecia incassando oltre 200 miliardi che dovevano servire ad Atene ed invece furono incamerati da Parigi e Berlino.
Identico giochetto i francesi hanno attuato a discapito di Roma con i cantieri Saint-Nazaire con l’accordo siglato il 2 febbraio 2018 che prevedeva la cessione del 50% dei cantieri di Sanit-Nazaire alla Fincantieri.
Provvedimento concretizzatosi con la complicità dei burocrati di Bruxelles e dei governanti della sinistra italiana che a frotte sono stati premiati dall’Eliseo con l’ambita napoleonica Legion d’honneur in rigraziamento.
A difendere l’indipendenza italiana ci ha provveduto il Presidente Sergio Mattarella a seguito del commento di Giorgia Meloni che ha definito le provvedute parole delle due signore “una inaccettabile minaccia di ingerenza contro uno Stato sovrano”.
Successivamente è intervenuto Emmanuel Macron smentendo Borne e Boone.
Come quasi sempre accade quando la ragione appartiene al centrodestra, la sinistra italiana si tappa la bocca e le orecchie e gira il capo dall’altra parte.
la Redazione
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