L’Economist, settimanale londinese con una diffusione cartacea di oltre 700mila copie, cerca di emulare goffamente il tedesco Spiegel ed in copertina ci piazza un donna di rosso vestita con l’elmo in testa e nella mano sinistra una forchettona carica di spaghetti.

Dal redazionale si evince chiaramente la sofferenza britannica per questo 2022 a tinte scure.

La signora Liz Truss ha rassegnato le dimissioni dopo appena 45 giorni dall’incarico di primo ministro in un momento delicatissimo per la Gran Bretagna, l’Europa e l’Occidente.

Il 23 settembre scorso la signora d’Oltre Manica aveva annunciato un ingente taglio delle tasse, le Borse avevano reagito pesantemente penalizzando la sterlina, il buoni del Tesoro e i fondi pensione, a sedare la tempesta c’è voluto l’intervento della Banca d’Inghilterra in maniera cospicua.

I signori dell’Economist non avendo cercato appigli a Londra per comodità si sono riversati su Roma, sbertucciando il nostro Paese che ha ben altro a cui pensare.

Una risposta moderata l’ha scritta Inigo Lambertini, il nostro ambasciatore a Londra, dalle schermate di Twitter.

“Sebbene spaghetti e pizza siano i cibi più ricercati nel mondo, in qualità di secondo maggiore produttore in Europa, per la prossima copertina suggerirei di scegliere tra i settori dell’aerospazio, della biotecnologia, dell’automotive e della farmaceutica. Qualsiasi sia la scelta fornirebbe un più accurato quadro dell’Italia, tenuto conto anche della vostra, non così segreta, ammirazione per il nostro modello economico”.

“Leggere l’Economist è un piacere per ogni diplomatico – ha aggiunto l’ambasciatore – a maggior ragione dal momento che dedicate un’attenzione costante all’Italia, tanto amata dai britannici”, ma l’ultima copertina è “purtroppo ispirata agli stereotipi più vecchi”. 

Insomma, i giovanotti e le giovanotte economistiane avrebbero potuto far di meglio con un pizzico di fantasia in più e con qualche grammo in meno di pigrizia.

Claudia Treves