Crescono sensibilmente i pagamenti digitali nel 2022
Nonostante la fine del Cashback, continuano a crescere i pagamenti digitali in Italia.
Secondo l’analisi presentata dall’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, dopo un primo semestre a 182 miliardi di euro di transato (+22% sullo stesso periodo del 2021), a fine anno i pagamenti digitali in Italia potrebbero superare i 400 miliardi di euro (le previsioni parlano di una forbice compresa tra i 390 e i 405 miliardi), arrivando a rappresentare oltre il 40% del totale speso dagli abitanti del nostro Paese.
In base ai dati dell’Osservatorio, il transato delle carte prepagate cresce del 19%, quello delle carte di debito del 24%, mentre la categoria delle carte di credito, dopo un 2021 ancora con crescite molto contenute per gli effetti a medio termine del Covid, beneficia della ripresa dei consumi ad alto importo per i servizi, il turismo e i viaggi aziendali, con una crescita del 21%.
Sono in crescita, anche se in minor misura, le operazioni di prelievo di contante con carta agli Atm, per un totale di 85 miliardi di euro (+14%).
Nel 2022 la modalità di pagamento in negozio senza contatto viene preferita sempre di più, ma la crescita più significativa è stata fatta registrare dai pagamenti tramite smartphone e dispositivi wearable, come gli smartwatch (+139%, 6 miliardi di euro di valore nel primo semestre 2022).
La modalità di pagamento tramite carta contactless si conferma la preferita per i pagamenti in negozio (rappresenta oggi il 64% del totale transazioni digitali, addirittura il 69% se consideriamo anche quelle via mobile, smartwatch e altri device NFC) e cresce del 49% nel primo semestre del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021, per un totale di 79 miliardi di euro.
La possibilità di pagare senza Pin sotto i 50 euro (lo scontrino medio risulta di circa 42 euro) e la diffusione di carte e Pos di questo tipo sono i principali i fattori trainanti di questa crescita.
La crescita a fine 2022 si confermerà superiore a quella pre-covid (cioè del +10,8% fatto segnare tra 2016 e 2019), con un prevedibile ulteriore aumento della penetrazione dei pagamenti digitali nei confronti del contante che, come accennato, potrebbe portare il valore del transato digitale a fine anno tra i 390 e i 405 miliardi di euro.
A guidare la crescita saranno probabilmente proprio i pagamenti tramite smartphone e wearable, attesi a un valore tra i 14,5 e i 15,5 miliardi di euro a fine anno (oltre il doppio del transato 2021, che si era fermato a 7 miliardi).
Raimondo Adimaro
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