L’Europa dei muri ora anche in Finlandia
Nel 1989 è crollato quello di Berlino e tutti a ripetere “mai più muri”, col trascorrere degli anni quella frase è stata accantonata e l’Europa, alla pari degli Stati Uniti, si è data da fare ad erigere muri e muraglie.
Oggi possiamo ammirarli in Bulgaria al confine con la Turchia per 235 chilometri, in Grecia sempre al confine con la Turchia per una quarantina di chilometri, in Ungheria al confine con la Serbia e la Croazia per 300 km, tra la Macedonia del Nord e la Grecia 40 km, e infine nell’enclave spagnolo in Marocco a Ceuta e Melilla per venti chilometri circa.
All’infausto elenco bisogna aggiungere il prossimo che servirà a separare la Finlandia dalla Russia.
I finlandesi hanno intenzione di blindare il confine con i russi ed hanno presentato un piano che prevede la costruzione di una recinzione di 200 chilometri sui 1.300 chilometri totali della sua frontiera, per un costo di circa 380 milioni di euro.
Si tratterà di una recinzione di oltre tre metri con filo spinato, telecamere per la visione notturna, luci e altoparlanti, ha annunciato il responsabile del progetto presentato dall’Agenzia di frontiera.
La Finlandia ha riferito che inizierà i lavori per costruire una recinzione di prova di tre chilometri al confine orientale con la Russia entro il prossimo marzo, prima di costruire una barriera lungo l’intero confine fra i due paesi per prevenire l’immigrazione clandestina.
Il servizio di frontiera finlandese ha specificato che la costruzione inizierà nella località di Pelkola, nella città di Imatra.
La recinzione inizierà sulle rive del fiume Vuoksi e sarà costruita in direzione nord.
Le autorità di frontiera hanno indicato che sistemi di videosorveglianza saranno installati lungo tutta la barriera e si stima che la recinzione avrà una lunghezza finale fino 260 chilometri.
La sua costruzione è valutata in “centinaia di milioni” di euro e durerà per i prossimi tre o quattro anni.
Il governo della socialdemocratica Sanna Marin ha giustificato la necessità di costruire questa recinzione per controllare la possibilità di un aumento degli attraversamenti illegali attraverso un confine di circa 1.340 chilometri, il più lungo tra tutti i Paesi dell’Unione Europea.
A fine settembre la Finlandia ha approvato la chiusura delle frontiere ai turisti russi, in piena escalation migratoria derivata dalla parziale mobilitazione annunciata giorni prima dal presidente Vladimir Putin, andando così ad aggiungersi alle restrizioni in tal senso che i Paesi baltici avevano già adottato in precedenza e la Polonia.
Arnaud Daniels
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