In Spagna autobus gratuiti a Milano i prezzi aumentano
Da domani muoversi a Milano e nell’hinterland con i mezzi pubblici sarà più costoso, decisione adottata dalla giunta di sinistra guidata da Giuseppe Sala.
Entrano in vigore i rincari delle tariffe innescati dalla necessità di adeguarsi ai parametri Istat dopo due anni nei quali, a causa della congiuntura pandemica, non vi è stato alcun adeguamento.
Rincari resi più amari dalla riduzione delle corse che scatterà a partire dal 30 gennaio, anche se si tratterà di una riduzione contenuta al 3% del volume di servizio garantito oggi e inciderà soprattutto sui tempi di attesa che occorrerà osservare alle fermate delle linee di superficie negli orari di morbida.
Ecco tutti le nuove tariffe.
Il biglietto ordinario Atm Mi1 – Mi3, valido per viaggiare a Milano e in tutti i comuni compresi nella zona tariffaria Mi3, passerà da 2 a 2,20 euro.
Per un biglietto singolo valido per attraversare tutte le 9 zone nelle quali è divisa l’area metropolitana milanese serviranno 4,80 euro.
Il biglietto giornaliero da 7 a 7,60 euro.
Per attraversare tutte le 9 zone 16,50.
Traslochiamo nella penisola iberica.
A partire dal primo febbraio, in Spagna, si potrà viaggiare gratis su tutti gli autobus interurbani.
Il governo socialista del premier Pedro Sanchez, ha deciso, dopo il successo dell’iniziativa di settembre che prevedeva la gratuità dei trasporti ferroviari regionali, e uno sconto del 50% sul servizio ad alta velocità, di estendere l’offerta anche ai pullman che collegano le varie città del Paese.
La procedura per ottenere i biglietti sarà simile a quella proposta in precedenza per i treni, ovvero, tutti coloro che vorranno usufruire dell’iniziativa dovranno inizialmente versare una cauzione che verrà restituita una volta che il beneficiario avrà completato il numero di viaggi richiesti (16 per la precisione).
Il biglietto sarà personale e non trasferibile e non sarà possibile effettuare più di un viaggio di andata e ritorno al giorno. Inoltre, non sarà possibile acquistare biglietti per viaggi consecutivi se tra un viaggio e l’altro non sarà trascorso un tempo almeno triplo rispetto alla durata del viaggio di andata.
Raquel Sánchez Jiménez, ministro dei Trasporti, ha dichiarato in una conferenza stampa che, dall’introduzione del programma lanciato lo scorso settembre, Renfe, la compagnia ferroviaria nazionale, ha emesso 2,4 milioni di abbonamenti gratuiti sui treni suburbani e a media distanza.
Sánchez, come riporta il Guardian, stima che per una famiglia di quattro persone, nel corso del 2023, il sistema dei trasporti gratuiti rappresenterà un risparmio di 1.800 euro a Madrid, 2.200 euro a Barcellona e più di 3mila euro a Valencia.
Anche su un tragitto breve come quello da Barcellona a Sitges (che dista appena 40 chilometri dal capoluogo catalano), un pendolare risparmierebbe circa 240 euro al mese.
Oltre alla gratuità dei viaggi in treno e autobus, la Moncloa ha introdotto altre misure per mitigare l’impatto dell’inflazione.
A dicembre, ha ridotto l’Iva sui prodotti alimentari e ha aumentato le prestazioni per le famiglie a basso reddito.
Alcune misure sono state prese anche dai governi locali, ad esempio, gli sconti sui biglietti della metropolitana di Barcellona, introdotti a settembre, saranno mantenuti fino alla fine del 2023, contrariamente a quanto deciso dalla comunità autonoma di Madrid.
Sebbene le misure siano ovviamente vantaggiose dal punto di vista finanziario per gli utenti della ferrovia e della metropolitana, non è ancora dimostrato che abbiano ridotto il numero di persone che viaggiano in auto.
Un’indagine condotta dal servizio di trasporto catalano sei settimane dopo l’introduzione della gratuità ha rilevato che gli spostamenti in auto nell’area metropolitana di Barcellona sono diminuiti solo dello 0,4 per cento, un dato molto inferiore all’impatto della zona a basse emissioni attuata nel 2021.
Anselmo Faidit
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