Anche da Pitti Bimbo 96 incoraggianti segnali di ripresa
Cala il sipario sulla manifestazione invernale di Pitti Bimbo e, alla pari di Pitti Uomo della passata settimana, il successo ha premiato gli organizzatori e gli espositori che hanno creduto e puntato sulle manifestazioni organizzate da Pitti Immagine a Firenze.
Come per l’Uomo anche per il Bimbo diversi brand importanti hanno disertato l’evento più importante del pianeta per la moda infantile.
Ma è nei momenti di crisi che bisogna remare maggiormente e fare squadra se si vuole avvantaggiare tutta la filiera e creare le premesse per superare la crisi e programmare un futuro roseo dopo anni di sofferenza e malessere.
Sono stati oltre 2.000 compratori (di cui quasi 600 esteri) – più del triplo dello scorso gennaio – si sono ritrovati nei padiglioni della Fortezza da Basso, con le 230 aziende espositrici.
La 96esima edizione di Pitti Immagine Bimbo (dal 18 al 20 gennaio 2023, Firenze, Fortezza da Basso) si è conclusa in un’atmosfera di grande soddisfazione tra gli operatori e di fiducia verso un anno che potrebbe riservare sorprese positive per il mercato dell’abbigliamento e degli accessori per bambine e bambini, rispetto ai timori espressi da più parti nei mesi scorsi.
“I dati sui compratori, così come il numero degli espositori, entrambi in deciso aumento rispetto allo scorso gennaio, ci dicono che il salone ha ripreso la sua leadership internazionale –dichiara Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine – ma rappresentano soltanto un elemento della nostra soddisfazione per come sono andate le cose, perché dietro la dimensione quantitativa c’è grande qualità, un lavoro accurato, una costante capacità di innovazione. Sia sul fronte dell’offerta di prodotto – per ricerca stilistica, materiali, raffinatezza della manifattura, orientamento alla sostenibilità – sia su quello della domanda, con un mix internazionale molto interessante di negozi fisici e online, boutique specializzate, catene, department e concept stores. E da parte di noi organizzatori non c’è stata soltanto la consueta (ma non scontata!) opera di selezione e curatela nei padiglioni, ma anche un promettente allargamento delle merceologie esposte: dal mondo della scuola allo sport, dai giocattoli agli arredi per le camerette, dall’oggettistica di design all’editoria. Pensiamo che questo, sempre più, debba essere il Pitti Bimbo del futuro”.
Sono stati registrati oltre 2.000 compratori – 1.460 compratori italiani e 600 esteri, provenienti da quasi 70 paesi.
Complessivamente, i visitatori in totale hanno superato le 3.000 presenze.
Ai primi posti per presenze ci sono Turchia, Gran Bretagna, Spagna, Russia, Germania, Francia, Grecia, Arabia Saudita, Corea del Sud e Serbia.
Ragionando per grandi aree va segnalata anche l’ampia partecipazione del Medio Oriente e dell’Africa mediterranea, dell’Europa dell’Est, dell’Heartland euroasiatico, il ritorno del Giappone e la conferma dei grandi buyers americani.
C’è stata una grande attenzione anche per gli eventi speciali e tutte le presentazioni che si sono svolte in questi tre giorni in Fortezza, tra i quali anche il grande fashion show di Monnalisa.
E ha registrato una grande partecipazione di pubblico anche “La città dei bambini gentili”, il programma di laboratori, eventi e incontri promossi da Pitti Bimbo che coinvolge per la prima volta la città e alcuni dei suoi luoghi “magici”, dai musei alle librerie.
bruno galante
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